venerdì 10 luglio 2009

venerdì 3 luglio 2009

DATI SUGLI INFORTUNI AGGIORNATI AD APRILE 2009

Sulla Banca Dati statistica dell`INAIL sono stati pubblicati i dati relativi agli infortuni totali e mortali denunciati e indennizzati nel settore delle costruzioni, aggiornati al 30/04/09. Si sottolinea che i dati finora acquisiti per il 2008 non sono ancora definitivi, ma suscettibili di aggiornamenti.
Alla data di rilevazione ufficiale del 30 aprile u.s. il numero di infortuni indennizzati totali, pari a 74.843 nel 2008, e` diminuito del 14,4% rispetto all`anno precedente, confermando le riduzioni gia` registrate nel triennio 2005 - 2007.

L`incidenza degli infortuni indennizzati sul numero di occupati nelle costruzioni sta progressivamente diminuendo nel corso del tempo. Tale rapporto, pari nel 2004 a 55,5 infortuni per 1.000 occupati, nel 2008 risulta pari a 38.Per quanto riguarda il numero di infortuni mortali indennizzati (nello specifico 195 nel 2008), i dati risultano numericamente favorevoli, evidenziando un calo del 27,8% rispetto al 2007. Anche la relativa incidenza degli infortuni mortali rispetto al numero di occupati nelle costruzioni si e` ridotta, passando da 0,14 nel 2007 a 0,10 nel 2008 per 1.000 occupati.

Fonte: Guidaedilizia.it

KEY ENERGY 2009: LE RINNOVABILI SFIDANO LA CRISI

Le energie sostenibili e l’innovazione in campo ambientale sono la sfida alla crisi economica. Non lo pensano solo gli ambientalisti, ma la maggioranza degli italiani (63%) che vede nell’ambiente un settore dove è giusto investire proprio in un momento difficile come questo.È quanto scaturisce da una ricerca realizzata dall’Ipsos. E poi, come ha recentemente dimostrato l’indagine “Investire in energie rinnovabili - La convenienza economica per le imprese”, presentata all’università Bocconi, puntare su impianti “green” rende bene alle aziende italiane.Senza dimenticare che le rinnovabili non subiscono le oscillazioni dei prezzi delle materie prime (sole, vento, geotermia, onde marine), a differenze delle vecchi tecnologie energetiche: la crisi del gas che ha spaventato l’Europa quest’inverno è solo l’ultimo esempio.

Anche da queste considerazioni prende le mosse la terza edizione di KEY ENERGY, la fiera internazionale per l’energia e la mobilità sostenibile, il clima e le risorse per un nuovo sviluppo, che si terrà a Rimini Fiera dal 28 al 31 ottobre 2009.L’evento si svolgerà in contemporanea a ECOMONDO, la 13esima fiera internazionale del recupero di materia ed energia e dello sviluppo sostenibile, RI3, la quinta rassegna della rigenerazione, ricarica e riuso dei supporti di stampa, hardware e prodotti per informatica e telematica, e COOPERAMBIENTE, la seconda edizione della fiera dell’offerta cooperativa di energia e servizi per l’ambiente realizzata in collaborazione con LegaCoop. Da quest’anno, inoltre, il pool di eventi si arricchirà della prima edizione di ENERGYES, il salone dedicato a sistemi e soluzioni per un uso efficiente dell’energia. Insomma, KEY ENERGY si inserisce in un contesto espositivo tutto dedicato all’ambiente. Contesto in crescita: quest’anno il lay out delle varie manifestazioni occuperà tutti i 16 padiglioni di RiminiFiera, proponendo 1.500 imprese su 110.000 metri quadrati.

Il sistema ambiente di Rimini Fiera rappresenta in effetti l’unico esempio in Italia, e forse in Europa, di una manifestazione in grado di fornire una visione a 360° sui molteplici aspetti della sostenibilità ambientale”, spiega Barbara Padovan, project manager di KEY ENERGY.“Nello specifico di KEY ENERGY - riprende la project manager -, con il team di manifestazione stiamo lavorando soprattutto in due direzioni: da un lato sull’affermazione e il consolidamento del marchio, attraverso una campagna promozionale molto mirata, e dall’altro sullo sviluppo dei vari comparti della manifestazione, in particolare la mobilità sostenibile, l’eolico e il carbon market”.

Rimini Fiera è dotata di 11.000 posti auto. Il quartiere è raggiungibile anche in treno grazie alla stazione di linea “RiminiFiera”.

Fonte: Guidaedilizia.it

mercoledì 1 luglio 2009

SI AVVICINA IL SAIE 2009: FARE FUTURO, OGGI

Primi segnali positivi dal mondo delle costruzioni. A più di cinque mesi dall'apertura della 45a edizione del SAIE (dal 28 al 31 ottobre 2009), risultano aver già aderito oltre 1.300 espositori, corrispondenti al 75% rispetto all'edizione 2008.Un dato oltremodo positivo, che trasmette due segnali nitidi e non equivocabili. Il primo è che il SAIE rimane un irrinunciabile punto di riferimento per l'intero comparto delle costruzioni, come testimoniato anche dagli oltre 170.000 visitatori della precedente edizione, più di 7.000 dei quali provenienti dall'estero. Il secondo è la conferma che il modo più efficace per affrontare e superare la crisi economica mondiale è continuare a investire in settori strategici a medio e lungo termine, quali ricerca e sviluppo, comunicazione e innovazione. Sono i segnali, insomma, non solo di una diffusa consapevolezza che determinati appuntamenti, considerati importanti nei periodi di crescita economica, diventano addirittura cruciali nei momenti di stagnazione o recessione, ma anche di una riorganizzazione - comune all'intero comparto delle costruzioni - che copre un amplissimo ventaglio di temi, quali il potenziamento della ricerca, il consolidamento delle politiche ambientali, l'innovazione tecnologica, una migliore regolamentazione in termini di sicurezza, di controllo dei cantieri, di adeguamento statico ed energetico degli edifici.In sostanza, una serie di strategie comuni che possono cucire le migliaia di grandi, piccole e medie imprese edili, produttori, fornitori e specialisti sparsi sul territorio, allo scopo di mantenere solido un settore che impegna circa 2 milioni di lavoratori e che contribuisce al PIL nazionale con una percentuale pari a oltre il 12%. Temi ai quali l'edizione 2009 del SAIE risponde con una serie di iniziative mirate, finalizzate a tracciare lo stato dell'arte dei processi di trasformazione in atto nel mondo delle costruzioni: da SAIEnergia, il Salone tematico dedicato alle energie rinnovabili e alle tecnologie a basso consumo per il costruire sostenibile - a cui è legato il concorso SAIE Selection sul tema Low cost & Low energy sustainable housing - agli appuntamenti di approfondimento sui materiali, quali SAIELegno, LaterSAIE, SAIE New Stone Age Design, oltre al biennale SAIEConcrete; da SAIEBit, il salone dedicato alle Software House e alle Società dei Servizi, fino agli annuali appuntamenti con la Guida alle Novità.Completa il quadro la consueta vastissima serie di convegni e tavole rotonde in programma durante tutto il periodo della manifestazione.

Fonte: Guidaedilizia.it

CONTRATTI PUBBLICI, CHIARITA LA DIRETTIVA

Con il terzo decreto correttivo del Codice dei contratti pubblici (D.Lgs. 152/2008) il legislatore è intervenuto di nuovo sulle norme in materia di opere a scomputo degli oneri di urbanizzazione introducendo due novità importanti: l’unificazione delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria sotto un’unica disciplina e il loro assoggettamento al Codice dei contratti pubblici, a prescindere dalla soglia in cui ricadono.Restano comunque molte le problematiche applicative in capo alle amministrazioni locali a seguito delle nuove norme, considerato anche che tale materia è regolata sia da norme urbanistico-edilizie che dalla legislazione sui contratti pubblici, a cui tra l’altro attengono competenze legislative diverse tra Stato e Regioni.In merito a ciò, la Commissione Infrastrutture, Mobilità e Governo del Territorio della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, ha adottato nella seduta del 18 giugno scorso, uno specifico documento predisposto dal Gruppo di lavoro interregionale “Codice contratti pubblici” presso Itaca, presentato in audizione all’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici il 24 giugno 2009.Il documento traccia in maniera netta la tesi dell’appartenenza di dette opere nel contesto generale delle opere pubbliche stante l’interesse proprio che mirano a soddisfare. Ne discende che, per le opere di urbanizzazione vengono utilizzate le regole dell’evidenza pubblica e conseguentemente vietato l’affidamento diretto del titolo abilitativo al soggetto titolare.Dal combinato disposto degli articoli 32 del D.Lgs. 163/2006 e 16 del D.P.R. 380/2001 discende la configurabilità del soggetto titolare del permesso di costruire ad operare in qualità di stazione appaltante, assumendo, attraverso lo strumento della convenzione urbanistica che definisce oneri ed opere da realizzare, ogni rischio anche economico.In ordine poi alla natura pubblica delle opere di urbanizzazione, si configura la fattispecie giuridica della delega dei poteri. Il Comune, titolare della posizione di stazione appaltante, cede con delega il mero esercizio dei relativi poteri ad essa connessi, attraverso Convenzione urbanistica, mantenendo un penetrante potere d’intervento sull’intero operato del privato.Si è ritenuto inoltre che il soggetto privato proceda anche alla stipulazione del contratto per la realizzazione delle opere di urbanizzazione. Tale contratto concluso dal privato (stipulante) con l’appaltatore (promittente) si configura come contratto a favore di terzo (il comune).La Commissione ha ritenuto comunque necessario ed urgente in merito alla problematica in questione un intervento normativo da parte del legislatore, sia di fonte primaria che secondaria, che rechi una disciplina chiara ed univoca in materia nel rispetto delle competenze statali e regionali.

Fonte: Guidaedilizia.it

L'EOLICO, UNA RISORSA DALLE ENORMI POTENZIALITA'

Secondo uno studio Usa, solo attraverso una rete efficiente di turbine sul territorio americano, si potrebbe garantire la sopravivenza del genere umano.
Potrebbe sembrare solo una provocazione ma è proprio così, il solo sfruttamento dell' energia eolica attraverso un impianto di turbine disposto su tutto il nuovo continente, basterebbe a soddisfare il totale fabbisogno energetico mondiale.
Questo è ciò che emerge da uno studio condotto da Michael McElroy, docente della prestigiosa School of Engineering and Applied Sciences alla Harvard University di Boston.
L' analisi, apparsa sulla rivista dell'Accademia Americana delle Scienze Pnas, si basa sulla simulazione di campi di vento secondo quanto predisposto dal sistema Goddard Earth Observing System Data Assimilation System (GEOS-5 DAS).
Gli esperti hanno selezionato il globo terrestre in superfici identiche, ognuna pari a 3300 km quadrati, successivamente hanno definito la velocità eolica in luoghi generalmente ventosi come aree non urbane, non forestali, senza ghiacci.
In questo modo è stato possibile delineare il quantitativo potenziale di energia elettrica generata dalle turbine e determinata esclusivamente dalla densità dell'aria, dalla velocità dei venti,dalla distanza tra le turbine e dalla dimensione delle eliche.
La conclusione è estremamente ottimista; un sistema di turbine da 2,5 megawatt di potenza, che operino solamente ad un quinto della loro potenzialità, basterebbe per generare un quantitativo di energia necessaria a soddisfare il fabbisogno globale.
Un ulteriore considerevole vantaggio sarebbe dato dalla caduta vertiginosa del valore economico dell'energia in eccesso che permetterebbe di aprire nuove interessanti prospettive ad altre tecnologie ecologiche come le vetture elettriche.


Fonte: Energyguide.it

mercoledì 24 giugno 2009

AUTOCAD MEP 2010 DI AUTODESK

Autodesk annuncia il rilascio della versione italiana del software AutoCAD MEP 2010 dedicato a ingegneri, professionisti nel settore dell’ingegneria meccanica, elettrica e idraulica (MEP) e specifico per la progettazione di impianti (idrici, elettrici, di condizionamento e riscaldamento), per l’ingegneria climatica e la documentazione.
Il software include strumenti appositamente sviluppati per la progettazione impiantistica che favoriscono l’efficienza e comandi per l’automazione delle attività di disegno che consentono di migliorare l’accuratezza dei progetti. Inoltre, la condivisione dei progetti tra architetti, ingegneri strutturisti e altri progettisti, grazie al formato DWG, permette un migliore coordinamento delle informazioni progettuali. Il software AutoCAD MEP aiuta a ridurre al minimo gli errori precedenti alla costruzione, offrendo maggiore coordinamento e condivisione.Con AutoCAD MEP, la produzione di elaborati grafici risulta automatizzata, consentendo di risparmiare tempo e dando spazio alla creazione di sistemi. Indipendentemente dal fatto che si stia lavorando su un progetto architettonico diretto da un architetto o in collaborazione con professionisti di altre discipline, come ingegneri strutturisti e civili, AutoCAD MEP permette di lavorare in un ambiente familiare pur implementando nuovi sistemi e strumenti di documentazione secondo le proprie esigenze.


“Con le costanti richieste di implementare modifiche all’ultimo momento - spiega Gianluca Nicholas Lange, Industry Manager AEC Autodesk Italia - i professionisti dell’impiantistica hanno bisogno di creare e modificare efficacemente i progetti. Con AutoCAD MEP è possibile valutare più facilmente i progetti, grazie a strumenti di calcolo integrati che contribuiscono a garantire la precisione. Inoltre, il software consente di rispondere alla continua pressione per il contenimento dei costi, riducendo le costose modifiche dei progetti grazie ad elaborati grafici più precisi e uniformi. Il prodotto impiega componenti e attrezzature reali, che possono essere utilizzati nella costruzione dell’edificio e aiutano a risparmiare tempo e denaro”.

Ecco alcune delle caratteristiche principali di AutoCAD MEP:
- Ambiente AutoCAD familiare
- Aree di lavoro basate sulle specifiche di settore
- Strumenti specifici per la progettazione schematica
- Rappresentazione degli elaborati grafici
- Annotazione intelligente degli oggetti
- Perfetto coordinamento di sezioni e prospetti
- Abachi automatici e sempre aggiornati
- Gestione integrata dei disegni
- Opzioni avanzate di visualizzazione dei progetti
- Coordinamento multidisciplinare

Fonte: Guidaedilizia.it

FOTOVOLTAICO COMPETITIVO ENTRO IL 2020

L’energia solare fotovoltaica è pronta a diventare una fonte significativa e competitiva sul mercato elettrico europeo: questa la conclusione di un ampio studio condotto dall’Associazione Europea dell’Industria Fotovoltaica (EPIA) con la società di consulenza di gestione strategica A.T. Kearney.
Lo studio SET For 2020 (www.setfor2020.eu) esplora diverse ipotesi di scenario: in caso permanessero le condizioni attuali, l’energia fotovoltaica potrebbe soddisfare entro il 2020 tra il 4% e il 6% del fabbisogno elettrico europeo.
Assumendo invece condizioni più favorevoli dettate dalle politiche europee, dagli enti regolatori e dal settore dell’energia in generale, l’energia fotovoltaica potrebbe soddisfare entro il 2020 il 12% della domanda di elettricità dell’Unione Europea, contro una situazione attuale di poco inferiore all’1%.
“La generazione di elettricità fotovoltaica sarà competitiva in alcune parti del Sud Europa già a partire dal prossimo anno, nel caso in cui condizioni più favorevoli allo sviluppo del mercato saranno adottate” ha dichiarato il Dr. Winfried Hoffmann, Presidente di EPIA.
“Lo studio dimostra che secondo lo scenario del 12%, l’elettricità da fotovoltaico sarà competitiva con le altre fonti di energia in oltre il 75% del mercato elettrico della UE entro il 2020, senza alcuna forma di supporto esterno ai prezzi o sussidi”.
Fornendo una combinazione unica di fatti, numeri e analisi, lo studio dimostra come l’aumento della quota di elettricità fotovoltaica porterà forti benefici alla società europea e alla sua economia. Quella fotovoltaica è la tecnologia che registra la crescita più rapida tra le fonti rinnovabili ed i cui costi diminuiranno più in fretta di quelli di altre fonti energetiche.
“L’Europa oggi deve riconoscere l’importante ruolo che l’energia fotovoltaica può giocare nel raggiungere i suoi obiettivi di sostenibilità energetica - ha dichiarato Adel El Gammal, Segretario Generale di EPIA -. L’industria fotovoltaica è impegnata a fornire una tecnologia sostenibile e competitiva su vasta scala. Per questo chiediamo ai decisori politici, agli enti regolatori e al settore dell’energia di sostenere lo sviluppo fotovoltaico senza ritardi”.

Fonte: Guidaedilizia.it

DIMINUISCONO I BANDI DI GARA PER I LAVORI PUBBLICI

Complessivamente dal 2003 al 2008 l’importo dei lavori posti in gara è diminuito del 23% in termini reali mentre il numero dei bandi pubblicati si è contratto del 33,2%.In particolare, nel corso del 2008, mentre è continuata la riduzione degli avvisi pubblicati, si è registrata una ripresa nell’importo complessivo posto a base d’asta. Tale aumento è dovuto ai bandi di taglio grande in quanto continua a ridursi il mercato dei lavori piccoli e medi; questa dinamica prosegue anche nel primo trimestre del 2009.

I bandi di gara per i lavori pubblici pubblicati nell' anno 2008 sono stati 24.574, per un ammontare complessivo di 29.144 milioni di euro. Continua, quindi, la riduzione nel numero di bandi pubblicati (-8,5% rispetto al 2007) ma per la prima volta dopo quattro anni di andamento negativo si registra un incremento dell’importo posto a base d’asta pari all’8,5% a valori correnti e al 5,5% in termini reali.

I dati relativi al primo trimestre del 2009 confermano la tendenza negativa evidenziata a partire dal 2003 circa l’andamento del numero dei bandi pubblicati. Da gennaio a marzo del 2009 sono state bandite 5.005 gare contro le 6.366 bandite nello stesso periodo dell’anno precedente, ciò corrisponde a una flessione pari al 21,4%.

Per quanto riguarda il valore dei lavori messi in gara, i dati del primo trimestre del 2009 sottolineano una crescita del 13,7% a valori correnti, corrispondente al 10,8% in termini reali, sul primo trimestre del 2008.Osservando l’evoluzione delle gare nel corso del 2008 si nota che il picco più elevato degli importi posti in gara si è registrato a dicembre; questo risultato dipende principalmente dalla pubblicazione di 158 bandi di gara effettuato dall'Anas per un importo complessivo di 1.913 milioni di euro corrispondente al 50,8% del valore complessivo posto in gara nel mese di dicembre.

Concludendo, l'analisi svolta dalla Direzione Affari Economici dell' Ance sulla ripartizione dei Bandi di gara per area geografica sottolinea che la riduzione del numero dei bandi di gara pubblicati nel 2008 rispetto al 2007 ha interessato tutte e quattro le aree: Nord Est, Nord Ovest, Centro, Sud e Isole.Tale considerazione può essere estesa anche ai dati relativi ai primi tre mesi del 2009, a dimostrazione di una tendenza perdurante nel tempo quanto indistintamente diffusa su tutto il territorio nazionale.

Fonte: Guidaedilizia.it

martedì 23 giugno 2009

A LATINA LA SECONDA CENTRALE TERMODINAMICA D'ITALIA

Sorgerà nella provincia di Latina la prima centrale solare termodinamica a concentrazione del Lazio, la seconda in Italia dopo il prototipo di Priolo in Sicilia, anch'esso sviluppato dall'Enea. Oggi è stato firmato il protocollo d'intesa dal presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo, dal presidente dell’ENEA Luigi Paganetto e dal presidente di Confindustria Lazio Maurizio Stirpe, “per la realizzazione di una centrale solare per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili”.
L’impianto, con tecnologia Enea, occuperà un'area di 100 ettari e richiederà un investimento di circa 150 milioni di euro; a regime sarà in grado di fornire tra i 25 e i 30 MW di potenza. I prossimi tre mesi verranno dedicati allo studio di prefattibilità dell'opera per definire la tipologia e la taglia dell'impianto, mentre per la realizzazione e messa in funzione ci vorranno almeno due anni.


Recupero dei cascami termici
Un'importante innovazione tecnica legata all'impianto sarà la costruzione di una piscina per il recupero dei cascami termici, che consentirà un'ulteriore razionalizzazione della produzione energetica. Inoltre, per sviluppare e diffondere una cultura dell’efficienza energetica, nell’impianto troverà collocazione anche un “Museo dell'energia per le fonti rinnovabili”.

Nuove opportunità di lavoro
“Enea e Confindustria Lazio, in raccordo con la Regione, elaboreranno una strategia di finanziamento del progetto individuando i soggetti, pubblici e privati, disponibili, nell’obiettivo di mettere a punto l’innovativa filiera energetica nel territorio regionale, massimizzando i vantaggi produttivi e creando nuove opportunità di lavoro”, spiega una nota.

Le ambizioni della Giunta
“Se andrà a buon fine, l'impianto entrerà nella linea politica di green energy che la Regione Lazio sta portando avanti da tempo”, ha dichiarato il presidente Marrazzo. “Con questo protocollo - ha aggiunto l'assessore regionale all'ambiente Filiberto Zaratti - vogliamo diventare entro un anno la prima Regione italiana sull'energia solare”.

Fonte: Casaeclima.com

lunedì 22 giugno 2009

A TORINO NASCE 25 VERDE, IL CONDOMINIO FORESTA

Si chiama 25 Verde, ed è il progetto di un condominio-foresta costituito da una serie di case sugli alberi, interamente basato sui principi della bioarchitettura italiana, che vedrà la luce tra un paio d’anni nel cuore del capoluogo piemontese. Le parole chiave del progetto: bioedilizia, efficienza energetica ed esclusività! Il condominio sorgerà in un’area di 3500 mq dove, sulle ceneri di palazzi e uffici interamente rasi al suolo, metterà nel vero senso della parola le radici. Il 25 Verde sarà un palazzo di sei piani che coesisterà con 50 alberi nel cortile interno e di altri 150 disseminati attorno all’edificio, incastrati tra un terrazzo e l’altro oppure piantati all’interno di grandi vasi di 3.5 m di diametro. Dal punto di vista della sostenibilità ambientale uno degli obiettivi di 25 verde è il raggiungimento della massima efficienza energetica attraverso l’utilizzo dei rivestimenti delle pareti “a cappotto”, la costruzione di pareti ventilate e di protezione dall’irraggiamento solare diretto, e il raggiungimento di un isolamento termico e della massima efficienza dei sistemi di generazione del calore e del freddo, con risparmi del 40-50% rispetto ai sistemi di fornitura energetica tradizionali. Le travi utilizzate per la struttura di questo capolavoro della bioarchitettura saranno di materiale metallico e alberiformi, e serviranno anche da contorno all’edificio: realizzate in cor-ten, un particolare tipo di acciaio, nasceranno dal piano terra per arrivare al tetto dell’edificio sorreggendo gli impalcati lignei dei terrazzi fino a costituire la facciata dell’edificio intrecciandosi con la vegetazione. I terrazzi saranno costellati da 150 alberi ad alto fusto che, insieme alle altre 50 piante, si prevede produrranno ogni ora circa 150.000 litri di ossigeno purissimo assorbendo circa 200.000 litri all’ora di anidride carbonica durante la notte, con l’ulteriore merito di abbattere le polveri sottili provocate dall’inquinamento delle auto, ma che soprattutto creeranno un microclima ideale all’interno dell’edificio che seguirà l’andamento delle stagioni. L’autonomia energetica dell’edificio verrà in parte garantita anche dallo sfruttamento dell’energia geotermica. La vicinanza al fiume Po infatti consente lo sfruttamento delle falde acquifere sottostanti la zona. Qui verrà situato un generatore elettrico a pompa di calore che consentirà di trasferire acqua sanitaria e acqua per il riscaldamento nel periodo invernale e aria fresca per il raffreddamento delle stanze, nel periodo estivo. E’ prevista inoltre la presenza di una cisterna che sarà in grado di raccogliere l’acqua piovana da riutilizzare per l’irrigazione del giardino e dei tetti verdi. Uno dei due ideatori del progetto del palazzo foresta, l’Architetto Luciano Pia, sottolinea che "gli appartamenti non saranno impilati uno sopra l’altro ma saranno delle vere e proprie scatole, così da poter offrire a ciascuno la sensazione di vivere in modo indipendente". In questa direzione di efficienza energetica ed indipendenza si collocano anche le scelte in merito ai terrazzi: grandi, separati, costruiti su piani dove si alternano due doghe di legno e due di vetro in modo da lasciar filtrare la luce anche sui terrazzi inferiori. Dal 4 giugno i 63 appartamenti di 25 Verde sono già ufficialmente in vendita, a disposizione di tutti gli eco-compratori ma soprattutto di chi ha già intenzione di vivere nel futuro scegliendo questo nuovo modello abitativo.

Fonte: Yeslife.it

giovedì 18 giugno 2009

EXPOEDILIZIA SI TINGE DI VERDE PER L'EDIZIONE 2009

Il verde tecnologico applicato alle costruzioni sarà il protagonista di Edilverde, la nuova iniziativa promossa all’interno di Expoedilizia, la Fiera professionale per l’edilizia e l’architettura organizzata da ROS, società partecipata da Fiera di Roma e da Senaf.
La terza edizione della manifestazione si svolgerà presso il polo fieristico della capitale dal 12 al 15 novembre 2009 e sarà strutturata in nove aree tematiche - Finiture, Serramenti, Decori Colori, Macchine, Attrezzature, Elementi Strutturali, Informatica Servizi, Sicurezza in Cantiere, Arredo Urbano - che anche quest’anno verranno affiancate dalle cinque - TermoClima, Elettro, Sicurezza Domotica, EcoEnergie e Tecnoluce - di SITE, Salone dell’impiantistica termoidraulica ed elettrica che si svolgerà in contemporanea.

La rassegna si conferma come punto di riferimento per l’attività edilizia del Centro e Sud Italia perché offre la possibilità di incentivare lo scambio e il contatto tra i diversi operatori sia delle costruzioni sia dell’impiantistica tecnica. La scelta degli organizzatori di proporre un unico grande evento per questi due comparti si è rivelata infatti particolarmente efficace avendo richiamato nella scorsa edizione ben 45mila visitatori qualificati, ovvero il 45% in più rispetto all’anno precedente, e oltre 800 aziende espositrici.

La nascita di Edilverde conferma la vivacità del settore edilizio delle regioni del centro e sud Italia e offre ampi margini di crescita grazie alle favorevoli condizioni climatiche e paesaggistiche del territorio. Un focus sul verde tecnologico risulta particolarmente adatto ad una manifestazione pensata per il mercato del Centro Sud, in quanto questo territorio, grazie alle favorevoli condizioni climatiche e paesaggistiche, offre ampi margini di sviluppo al settore.
Le applicazioni ed installazioni esposte all’interno di Edilverde metteranno in risalto la necessità di concepire i centri urbani tenendo conto del valore della qualità della vita e dell’ambiente nella direzione della eco-sostenibilità ed eco-compatibilità.
Anche dal punto di vista immobiliare, la scelta di costruire edifici secondo criteri di riqualificazione energetica attraverso applicazioni del verde utilizzato come coibente termico, e inseriti in aree appositamente progettate per armonizzare natura e architettura, rappresenta una scelta vincente che può portare ad un incremento del valore degli immobili che va dal 20% al 40%.

Nell’ambito di Edilverde troveranno posto le aziende edili e gli studi di progettazione che si occupano delle soluzioni dedicate al verde tecnologico, inteso come elemento indispensabile sia dal punto di vista estetico che paesaggistico ma soprattutto come fattore chiave attraverso il quale poter raggiungere obiettivi di compensazione delle emissioni, fonoassorbenza e miglioramento ambientale in accordo con le nuove esigenze urbanistiche ed abitative. In quest’area troveranno inoltre la corretta collocazione tutti i sistemi e i prodotti per la progettazione e la realizzazione delle aree urbane verdi che, sempre più, diventano il plusvalore reale delle abitazioni.

Oltre alla tematica green messa in luce da Edilverde si segnala Ediltex, l’area dedicata ai materiali polimerici, tessili e ibridi per edilizia. All’interno di questo spazio verrà data ampia visibilità a nuovi materiali con proprietà fino a tempi recenti sconosciute e in grado di sostituire vantaggiosamente i prodotti tradizionali del settore dell’edilizia. Queste soluzioni, infatti, sono il frutto dello sviluppo tecnologico che negli ultimi anni ha investito il settore tessile. Anche quest’anno la Fiera sarà caratterizzata dall’organizzazione degli stand espositivi secondo una logica “di filiera” (delle tecnologie, dei prodotti e degli impianti dedicati all’edilizia e al comfort), in modo da permettere al visitatore di informarsi in una sola giornata sui sistemi e sui prodotti che direttamente o indirettamente compongono le moderne costruzioni, risparmiando così tempo e denaro.

Una rassegna di ampio respiro e a dimensione di visitatore che basa il suo successo su un’offerta diversificata e multisettoriale: dal risparmio energetico alle energie alternative, dalla progettazione alle macchine e attrezzature per il cantiere edile e stradale, dai serramenti e finiture dell’involucro ai componenti strutturali, dalle scelte cromatiche delle superfici all’arredo urbano.

Infine, è significativo sottolineare come, coerentemente con gli obiettivi fissati dagli organizzatori per rimanere in linea con l’evoluzione del mercato e offrire così una panoramica completa sull’intero comparto delle costruzioni e dell’impiantistica tecnica, il calendario del 2009 delle due manifestazioni fieristiche si arricchirà di importanti seminari, convegni e momenti formativi che aggiorneranno gli operatori sulle nuove tendenze del settore.

Fonte: Guidaedilizia.it

ANEV, GREENPEACE E LEGAMBIENTE PER L'EOLICO

Un protocollo per dare certezza alla diffusione di impianti eolici, sgombrando il campo dalle polemiche sulle aree incompatibili per i progetti. Questo è l'obiettivo del Protocollo firmato a Roma da ANEV, Greenpeace e Legambiente nell'ambito delle iniziative della campagna Giornata Mondiale del Vento 2009 svolte al Pala Energia ANEV, nel Parco dei Daini di Villa Borghese.
Nel documento viene ribadito il fondamentale ruolo dell'eolico nella direzione di un sistema energetico più pulito e rinnovabile che contribuisca alla riduzione delle emissioni di CO2 come previsto dal Protocollo di Kyoto e dal Pacchetto Energia e Clima dell'Unione Europea al 2020.
Alla firma del Protocollo hanno partecipato Oreste Vigorito Presidente dell'ANEV, Pippo Onufrio Direttore generale di Greenpeace e Edoardo Zanchini Responsabile Energia di Legambiente.
Per togliere spazio a qualsiasi polemica sull'eolico - sostengono le tre Associazioni - occorre esplicitare le aree in cui deve essere vietato realizzare gli impianti per ragioni naturalistiche, archeologiche, e le attenzioni progettuali che i progetti devono avere per ridurre gli impatti sull’ambiente e sul paesaggio.
È dal 2003 che si attende in Italia l'emanazione delle Linee Guida per l’approvazione dei progetti da Fonti rinnovabili (previste dal D.Lgs 387/2003). Il 2009 è un anno cruciale per la lotta ai cambiamenti climatici poiché in dicembre i pubblici decisori di tutto il mondo si incontreranno a Copenhagen per discutere il post-Kyoto.
Questo protocollo anticipa alcune delle indicazioni indispensabili per togliere qualsiasi motivo di polemica nei confronti degli impianti e rappresenta un ulteriore motivo di pressione nei confronti del Governo perché approvi le Linee Guida.


Fonte: Guidaedilizia.it

mercoledì 17 giugno 2009

ENERGYEXPO, VETRINA DELLE RINNOVABILI

Appena nata ma subito punto di riferimento nel panorama di una regione - le Marche - che in fatto di risparmio energetico e fonti rinnovabili sta compiendo passi da gigante.
È Energy Expo, la rassegna dedicata a tutto ciò che ruota attorno all’energia e che, dopo il grande successo dello scorso anno, torna al quartiere fieristico di Civitanova Marche dal 20 al 22 novembre 2009, per una seconda edizione ricca di aspettative.
Perché oggi, sempre più promozioni locali si sommano ai contributi nazionali stimolando un maggior numero di aziende e privati ad avvicinarsi a questo mondo che offre grandi opportunità in nome del risparmio economico e del rispetto dell’ambiente.

Avere la possibilità di riunire, in un unico grande contenitore come è il quartiere fieristico di Civitanova Marche, le migliori esperienze sul mercato, rappresenta una occasione propizia per misurare proposte, verificare fattibilità, studiare ipotesi in grado di sviluppare progetti operativi.
EnergyExpo - nella sua triplice veste di salone del mercato energetico, rassegna dell'efficienza energetica, expo delle energie rinnovabili - mette il tema dell'energia al centro del dibattito. Energia come produzione nelle forme alternative (dal fotovoltaico ai pannelli solari, dal geotermico all’eolico) ma anche come riduzione dei consumi, energia come migliore riscaldamento ma anche ottimale climatizzazione, energia come efficienza nelle sue molteplici applicazioni, ma anche bioedilizia e bioarchitettura.
Insomma, un articolato comparto aperto a tutte quelle imprese, pubbliche e private, che grazie a studi innovativi e scelte tecnologiche hanno intrapreso con successo questo nuovo percorso sul mercato.
Il tutto arricchito da incontri e confronti, meeting e workshop in cui società, imprese ed enti potranno articolare al meglio le loro iniziative con la partecipazione di esperti del settore.
Energy Expo sarà sostenuta da una capillare campagna di promozione mirata sia alle famiglie sia alle imprese delle Marche e del centro Italia, supportata dal patrocinio di numerosi enti, associazioni di categoria e associazioni di consumatori in grado di ampliare l’informazione e la conoscenza.

Fonte: GuidaEdilizia.it

LE ULTIME TECNOLOGIE DEL FREDDO E DEL CONDIZIONAMENTO

Il XIII Convegno Europeo su “Le Ultime Tecnologie del Freddo e del Condizionamento”, patrocinato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e da cinque Ministeri (Ministro dell’Ambiente, dello Sviluppo Economico, delle Politiche Agricole, Ministero del Lavoro, Ministero degli Affari Esteri), si è svolto venerdì 12 e sabato 13 giugno a livello mondiale con la partecipazione dei maggiori enti ed associazioni e la partecipazione dei rappresentanti di numerosi Ministeri europei ed extra-europei oltre che della Commissione Europea che coordina i problemi ambientali.
I più autorevoli esperti mondiali iscritti al convegno, provenienti da 23 nazioni (tra gli altri Algeria, Cina, Georgia, Korea, Kuwait… ) hanno dibattuto in questo momento di crisi le soluzioni che, conglobando tutti i ritrovati delle ultime tecnologie, convergono nella teoria presentata da uno dei quattro organizzatori del convegno, e cioè le Nazioni Unite con l’UNEP: il Green New Deal.

Il Green New Deal, presentato dal direttore dell’United Nations Environment Programme, settore OzoneAction, Mr. Rajendra Shende, si riferisce a un nuovo ordine mondiale propugnato pure da molti altri enti a livello mondiale, come l’UNIDO - United Nations Industrial Development Organization, che sono intervenuti nel XIII Convegno Europeo per dare più respiro alla nuova tendenza di aumentare i finanziamenti verso tutti i settori collegati alle nuove tecnologie energetiche (nuove costruzioni edilizie, nuove automobili, produzione dell’energia mediante impianti solari, eolici, geotermici, di cogenerazione ecc.).
A questo proposito il Centro Studi Galileo di Casale Monf.to ha inaugurato, con la presenza del rappresentante delle Nazioni Unite, il centro delle energie rinnovabili a Milano, dove già da tempo organizza numerosi seminari sulle energie rinnovabili.

A margine del convegno è stato ratificato un importante agreement fra le Nazioni Unite - UNEP e la più importante associazione statunitense della refrigerazione e del condizionamento, l’ASHRAE, agreement che viene sintetizzato nel maggior potenziamento possibile della formazione-informazione nel settore appunto della refrigerazione e del condizionamento con l’obiettivo comune di limitare l’impatto energetico ed ambientale.

Fonte: Guidaedilizia.it

UMBRIA, MODELLO DI SOSTENIBILITA' AMBIENTALE

Costruire un modello di certificazione per la determinazione della sostenibilita' ambientale degli edifici e' un'idea eccellente''. Lo ha detto il presidente di Ance Umbria Stefano Pallotta intervenendo stamani al convegno organizzato dalla Regione Umbria, in collaborazione con Arpa Umbria, dedicato alla ''Certificazione di sostenibilita' ambientale degli edifici residenziali: aspetti tecnici, procedurali e normativi''.

''Promuovere e sostenere le iniziative innovative di edilizia ecologica - ha aggiunto - e' un obiettivo che deve congiungere gli interessi della progettazione, della produzione, del credito, del mondo della formazione e della ricerca, in una relazione univoca con la Pubblica Amministrazione".

Il convegno si e' svolto nella sede di Confindustria Perugia ed e' stata un'occasione di incontro tra tecnici, amministratori e aziende del settore delle costruzioni per illustrare le procedure per il rilascio della Certificazione di sostenibilita' ambientale e per tracciare un quadro delle esperienze maturate in Umbria. L'edilizia sostenibile, di cui il risparmio energetico e' una parte fondante, e' una opportunita' che il sistema delle costruzioni non puo' perdere.

''La nostra Associazione - ha aggiunto Pallotta - accolse fin dall'inizio in modo favorevole l'introduzione della certificazione di sostenibilita' degli edifici. Ritenevamo che, trattandosi di strumento obbligatorio per gli edifici pubblici e facoltativo per quelli privati, potesse comunque costituire un volano importante per far crescere e diffondere una nuova cultura del costruire e dell'abitare.

Crediamo che sia giunto davvero il momento di avviare una seria politica di filiera dell'intero mondo delle costruzioni, cosi' da permettere quel salto di qualita' e di innovazione che il mercato oggi ci impone. I costruttori - ha concluso - devono essere pronti a fare la loro parte, impegnandosi a riorganizzare le procedure esecutive, i criteri di approvvigionamento, l'organizzazione aziendale.

Ma serve che anche gli altri soggetti della filiera siano in grado di svolgere in termini innovativi il loro ruolo e di fornire informazioni e supporti alle nostre imprese in modo tale da verificare sul campo, la possibilita' di garantire, elevati standard qualitativi, certezza dei costi e dei tempi''.

Fonte: GuidaEdilizia.it

lunedì 15 giugno 2009

CAMPIDOGLIO PREMIATO PER BIOEDILIZIA E RISPARMIO ENERGETICO

Il Comune di Roma – Assessorato e Dipartimento Lavori Pubblici e Periferie – ha vinto la prima edizione del concorso nazionale "Urban solution: progetti di efficienza e risparmio energetico realizzati in Italia", nell'ambito del salone "Milano Tech" (26-30 maggio). Roma è prima classificata su 33 enti pubblici partecipanti. La palma della vittoria è andata al Campidoglio per cinque progetti, condotti in quattro scuole e in un complesso residenziale pubblico: 1) pareti ventilate alla scuola media statale "Ungaretti", con lastre in cotto e montaggio a secco; 2) serra bio-climatica nella materna "Il giardino incantato"; 3) padiglione ecologico alla materna-elementare "Don Rinaldi" – con fondazioni aerate, pareti di vetro, riscaldamento in parte da pannelli solari –; 4) sistemi 'intelligenti' di climatizzazione e ricambio d'aria nella media "Renato Fucini"; 5) complesso di 56 nuove case nel piano di zona Ponte Galeria, con uso di tecniche bio-climatiche e di bio-edilizia.

Fonte: Comune di Roma

TREMONTI BOCCIA IL NUCLEARE ITALIANO

Questa volta ad opera del ministero dell’Economia che ha letteralmente bocciato il testo uscito dal Senato e che è adesso alla camera per la terza lettura, per problemi di copertura economica e per il rischio di aumenti delle tariffe energetiche a carico delle famiglie. La relazione inviata alla Camera da parte del ministero dell’Economia sulle modifiche apportate al passaggio al Senato è quanto mai esplicita, asserendo che queste «introducono, contrariamente all’azione di governo, misure che in quanto suscettibili di determinare incrementi delle tariffe a carico dei consumatori direttamente e/o indirettamente riversano i discendenti effetti pregiudizievoli a carico degli utenti finali» e «presentano gravi profili di legittimità sotto l’aspetto contabile». Uno stop che mette in difficoltà tutto l’impianto del ddl sviluppo, sia la parte più direttamente legata al nucleare, sia quella più generale sull’energia. Ma per Legambiente «basteranno gli articoli sul nucleare per far lievitare le tariffe» e adesso se ne è accorto anche il Tesoro.
Un dato che già era noto da quanto ha calcolato il dipartimento per l’Energia statunitense, secondo il quale il costo industriale dell’elettricità da nucleare da nuovi impianti è più alto rispetto alle fonti tradizionali, e dalla previsione dell’agenzia di rating Moody’s per la quale nonostante i generosi incentivi e sussidi negli USA, solo uno o due centrali verranno costruite sulla trentina attese. «La propaganda governativa non aiuta le famiglie – ha dichiarato Stefano Ciafani, responsabile scientifico di Legambiente – e l’analisi del Tesoro lo conferma. La bocciatura del testo al Senato riguarda diversi articoli, ma sarebbero bastati quelli strettamente inerenti al nucleare a testimoniare il potenziale aumento delle tariffe in bolletta per i cittadini». Anche il Mit, nel recente rapporto “Update of the Mit 2003 Future of nuclear power study”, sulle prospettive di rilancio del nucleare, denuncia che in soli quattro anni, le stime sui costi di costruzione degli impianti “overnight” (che non includono cioè gli oneri finanziari, particolarmente pesanti per questa tecnologia) sono raddoppiate passando da 2.000 $/kW a 4.000 $/kW. «Del resto – conclude Ciafani - le disavventure della centrale finlandese di Olkiluoto, che ha accumulato tre anni di ritardo nei lavori del primo reattore Epr (proprio il modello che si vorrebbe realizzare in Italia) e un extracosto di 1,5 miliardi €, devono aver reso più cauti i costruttori». E chissà forse anche l’attento ministro Tremonti.


Fonte: EnergyManager.net

venerdì 12 giugno 2009

LEGNO: MATERIALE AFFIDABILE PER LE COSTRUZIONI ANTISISMICHE

Pro domo legno, perseguendo l’obiettivo di far conoscere in Italia il valore e i grandi vantaggi offerti dalle case in legno, in questo momento di particolare interesse dell’opinione pubblica nei confronti delle tematiche legate alla costruzione antisismica, ha pensato di rendere note le riflessioni del prof. ing. Ario Ceccotti (CNR – IVALSA), noto ricercatore del CNR, sull’utilizzo del legno come migliore materiale nell’edilizia, di cui segue un breve estratto:

Un principio semplice, ma sempre valido: sotto l’effetto del terremoto, i differenti materiali da costruzione presentano ciascuno un proprio comportamento e da tale diversità si può trarre vantaggio, realizzando edifici la cui deformazione sismica, grazie a sottostrutture costruite con materiali differenti, avvenga in modo separato e indipendente.

Negli ultimi secoli di storia, si possono osservare diversi esempi di sistemi costruttivi che hanno dato ottimi risultati di resistenza, come il sistema cosiddetto “Pombalino” progettato proprio a questo scopo e che dalla metà del ‘700 ha permesso a edifici sottoposti più volte a Lisbona a eventi sismici, di arrivare integri fino ai nostri giorni.

Anche in tempi molto recenti, a seguito del terremoto che nel 1999 si è verificato in Turchia, si è osservato che edifici tradizionali (Himiş) sono rimasti quasi intatti a differenza di quelli costruiti in cemento armato.

Anche in questo caso la tecnica costruttiva, non molto diversa da quella Pombalino, si basa su intelaiature in legno e riempimento in muratura, costituito di pietre o mattoni poi immersi in malta calce o di argilla e limo.

In pratica, una parete così costruita, risponde alla sollecitazione sismica con un lavorio scomposto dei vari materiali, dissipando così una enorme quantità di energia sulle pareti esterne e assecondando in tal modo la sollecitazione.

Tutto questo non significa certo che si auspica un ritorno a tecniche costruttive antiche, ma si conferma comunque l’ipotesi che le tecniche costruttive a struttura di legno danno grandi risultati anche con metodi moderni e contemporanei: basti osservare la resistenza del sistema nord-americano Platform Frame o le recenti ricerche portate avanti dal Trentino e da IVALSA-CNR che hanno dato grandi risultati dimostrando come edifici pluri-piano eretti dall’industria trentina con pannelli X-Lam (legno massiccio a strati incrociati) e sottoposti a prove sismiche su tavola vibrante in Giappone, hanno dato risultati sorprendenti in termini di resistenza a terremoti distruttivi.

Pro domo legno è un iniziativa dell’Associazione Tedesca Costruttori Case in Legno (BDF - Bundesverband Deutscher Fertigbau nota in tutto il mondo e sinonimo di case in legno di qualità superiore), e di alcune importanti aziende tedesche specializzate in questo tipo di costruzione e presenti da molto anni in Italia; l’obiettivo dell’associazione è quello di far conoscere in Italia il valore e i grandi vantaggi offerti dalle case in legno (in particolare: benessere, eco-sostenibilità, risparmio energetico, qualità tedesca, affidabilità, durata e velocità di realizzazione), rendendoli più ben accetti nella cerchia dei professionisti dell’architettura. Per informazioni e approfondimenti è possibile consultare il sito web www.prodomolegno.it.

Fonte: Guidaedilizia.it

EIRE, EXPO ITALIA REAL ESTATE 2009

Sono esposti fino al 12 giugno a Fieramilano Rho, nell’ambito della quinta edizione di Eire - Expo Italia Real Estate, l’annuale salone dedicato al real estate italiano e dell’area mediterranea, i plastici di due importanti asset immobiliari del Gruppo Fiera Milano: l’edificio progettato dagli architetti Alfonso Femìa e Gianluca Peluffo dello Studio 5 +1 AA con Jean Baptiste Pietri, che ospiterà in un’unica sede integrata le strutture direzionali delle società controllate di Fiera Milano, e il MIC Plus di Mario Bellini che consegnerà alla città la struttura convegnistica più importante d’Europa.

Ieri, mercoledi 10 giugno alle ore 15.00, presso lo stand di Sviluppo Sistema Fiera (padiglione 2 - stand G42 - 46) Alfonso Femìa e Gianluca Peluffo dello studio 5 +1 AA hanno presentato le strutture direzionali.

Con le nuove strutture direzionali di Fiera Milano, attualmente dislocate in sedi diverse, Fondazione Fiera Milano prosegue il suo impegno nella dotazione di servizi utili al miglior funzionamento del polo fieristico e propedeutici alla sua integrazione con il territorio circostante. L’area interessata dai lavori è situata in prossimità della Porta Est di Fieramilano Rho e occupa una superficie lorda di pavimento di circa 21.000 metri quadrati. Il progetto prevede l’edificazione di due corpi di fabbrica di 13 piani, raccolti in un unico complesso edilizio alto poco meno di 50 metri. La realizzazione delle strutture direzionali è affidata all’impresa Italiana Costruzioni con la consulenza specialistica di AI Engineering e Iquadro. Il completamento dell’opera è previsto entro l’estate del 2010.

Quanto al MIC Plus, l’ampliamento dell’attuale Milano Convention Centre al Portello, sarà la prima nuova struttura funzionale allo svolgimento di Expo 2015 a essere avviata all’utilizzo già all’inizio del 2011. Con i suoi 18.000 posti a sedere, l’auditorium da 1.500 persone, la sala plenaria da 4.500 posti, le 73 sale modulari da 20 a 2.000 posti, i 54.000 mq espositivi e la possibilità di ospitare 200 eventi all’anno, il nuovo MIC Plus farà di Milano, già capitale del commercio, dell’industria e dell’economia fieristica, perno e pilastro delle PMI italiane, il punto di riferimento a livello europeo anche per il settore del turismo congressuale e degli incentive. La realizzazione dell’opera è affidata alla cordata composta da Gia.Fi Costruzioni e Montagna Costruzioni.

EIRE 2009 sarà aperto fino a domani, venerdì 12 giugno, 15.00. Per aggiornamenti sugli appuntamenti di Sviluppo Sistema Fiera a EIRE: www.svilupposistemafiera.it
Sviluppo Sistema Fiera è la società di engineering e contracting, controllata da Fondazione Fiera Milano, per la valorizzazione del territorio. I principali ambiti di intervento sono la realizzazione di grandi opere e la valorizzazione di proprietà immobiliari attraverso progetti di recupero che mirano a riqualificare patrimoni immobiliari e aree dismesse.

Tra le sue realizzazioni: quartiere espositivo di Fieramilano Rho, strutture alberghiere di Fieramilano Rho, riqualificazione del quartiere storico di Fieramilano, trasformazione dell’area Ticosa di Como, riqualificazione e ampliamento della Fiera di Vicenza e, di prossima realizzazione, il MIC Plus e le strutture direzionali di Fieramilano.

Fonte: Guidaedilizia.it

INAUGURATA PRIMA SCUOLA ANTISISMICA IN TOSCANA

E' stata inaugurata, con una visita del presidente della Regione Claudio Martini, la prima scuola toscana costruita con una tecnica che la rende sicura anche con un terremoto del 9* grado della scala Mercalli.

Si trova a Gallicano, in provincia di Lucca, ed è una struttura sicura, funzionale ed autosufficiente dal punto di vista energetico, che dal prossimo settembre ospitera' oltre 400 ragazzi delle scuole elementari e medie.La sicurezza all'edificio e' garantita da 46 grossi cilindri deformanti, chiamati 'isolatori sismici' su cui e' stata appoggiata l'intera pianta dell'edificio di 1.500 metri quadrati. I 46 isolatori in caso di terremoto assorbono l'energia prodotta dal movimento sismico impedendo che si scarichi sull'edificio danneggiandolo.

Martini nell'occasione ha fatto il punto della situazione sulla stato dell'edilizia scolastica. ''La Toscana - ha detto - e' una delle tre regioni italiane (insieme a Lazio e Molise) che hanno gia' applicato le nuove normative varate a seguito del sisma del 2006 in Molise. L'intero territorio regionale e' stato riclassificato e diviso in zone: dalla zona 2, a piu' alta pericolosita', a quelle a minore rischio, definite zone 3s, zone 3, fino alle zone 4, quelle a piu' bassa pericolosita'. E Gallicano, insieme ad altri 89 Comuni appartiene alla zona 2, quella, dunque, a piu' alto rischio''.

Fonte: Guidaedilizia.it

lunedì 8 giugno 2009

INAUGURATO NUOVO PARCO EOLICO A PONTINVREA

In località la Rocca a Pontinvrea, nell'entroterra albisolese, è stato inaugurato un nuovo parco eolico, uno tra i più innovativi costruiti in Italia per tecnologia impiegata, cura degli aspetti ambientali, valorizzazione del territorio.Si tratta del secondo parco eolico realizzato in Liguria da Fabbrica Energie Rinnovabili Alternative, a poca distanza dal primo, e pluripremiato, parco eolico "Cinque Stelle" a Stella, sempre in provincia di Savona.Il nuovo impianto è in grado di produrre circa 6500 MWh all'anno di energia pulita, pari al fabbisogno energetico dell'intera comunità di Pontinvrea. Secondo i tecnici di Fera il parco appena inaugurato eviterà l'emissione di circa 660 tonnellate di CO2, pari al consumo di 2800 tonnellate di petrolio annue. Con l'energia prodotta dal parco eolico "La Rocca", il Comune di Pontinvrea supera ampiamente gli obiettivi posti dal Protocollo di Kyoto.

Fonte: Guidaedilizia.it

IL PIANO OBAMA PER IL RILANCIO

Il Piano Obama per rilanciare l’economia americana e portare aiuto immediato a lavoratori e famiglie in difficoltà, sarà in grado di mobilitare una quantità di risorse estremamente elevata.
La cifra globale dell’intervento sarà pari a 787 miliardi di dollari, di cui il 74% sarà erogato dal governo Usa nei prossimi 18 mesi. Due terzi della somma arriverà dalla spesa pubblica (512 miliardi di dollari) e solo un terzo da sgravi fiscali. Le aree principali di intervento sono: mercato del lavoro, sanità, fisco, grandi opere e settore creditizio.


Alle infrastrutture saranno destinati 27,5 miliardi di dollari per la costruzione di strade, autostrade e ponti (Surface Transportation Program). 6,9 miliardi di dollari saranno dedicati alle opere relative alla mobilità (Public Transit Programs), 0,75 miliardi per la modernizzazione e la manutenzione della rete ferroviaria ed altri 0,75 serviranno per finanziare progetti di piccole dimensioni (Small Starts projects).
Inoltre, è stato approvato un piano per la rete ferroviaria ad alta velocità (Passenger and Freight Rail Programs) in cui nel 2009 confluiranno 8 miliardi di dollari. La Presidenza ha già avanzato la proposta di estendere i finanziamenti anche per i prossimi anni.
Sono stati stanziati 1,3 miliardi di dollari a favore del National Railroad Passenger Corporation - Amtrak per il miglioramento della sicurezza ferroviaria e per investimenti nel Corridoio Nord-Est. 1,5 miliardi di dollari entreranno in un fondo per interventi di tipo regionale e metropolitano, i cui criteri di allocazione non sono ancora noti.

Saranno, inoltre, disponibili 90 miliardi di dollari per interventi nel campo delle infrastrutture gestiti direttamente dalle agenzie federali. I programmi di investimento non sono stati ancora comunicati, ma si dovrebbe trattare di interventi di edificazione e di manutenzione.
Il Dipartimento della Difesa, per esempio, ha ricevuto 7,4 miliardi di dollari; di questi, 3,8 serviranno per la realizzazione di infrastrutture militari, 1,3 per la realizzazione di ospedali militari e 0,8 per altre costruzioni.
Alla General Services Adiministration, sono stati invece destinati 5,5 miliardi di dollari, di cui 4,5 miliardi per rendere gli edifici federali eco-compatibili, 700 milioni di dollari per la costruzione del tribunale federale e 300 milioni di dollari per la costruzione di nuovi porti.
3,9 miliardi serviranno per la costituzione di fondi rotativi per la depurazione dell’acqua, circa 2 miliardi per i fondi rotativi per la potabilizzazione dell’acqua, e 2 miliardi per i programmi energetici.
Per gli investimenti in costruzione saranno dedicati, quindi, circa 140 miliardi di dollari. Nel 2010, inoltre, la nascente Banca nazionale per le infrastrutture avrà a disposizione 5 miliardi di dollari.
Inoltre sono stati stanziati anche 18 miliardi per il rafforzamento del trasporto pubblico e 11 miliardi per il potenziamento della rete elettrica. Il 24 Aprile 2009 il Dipartimento per i Trasporti ha reso disponibili 9,3 miliardi di dollari per il trasporto pubblico, di cui 31,2 milioni sono già stati versati.

Importanti interventi arrivano anche sul fronte dell’energia:
• 20 mld per incentivi fiscali per investimenti nel settore delle energie rinnovabili;• 6 mld per prestiti agevolati per progetti di ricerca privata nel settore delle energie rinnovabili;• 4,5 mld per rendere gli edifici governativi energicamente più efficienti;• 10,5 miliardi nel 2010 per l’Agenzia della Protezione Ambientale (Epa).

Tutto ciò dovrebbe portare entro il 2020 ad una riduzione del 14% delle emissioni di gas serra rispetto al 2005. Il programma scatterà grazie ad un sistema di compravendita di permessi di inquinamento, che farà entrare all’erario 646 miliardi di dollari entro il 2019.
Per quanto riguarda invece il settore creditizio, il pacchetto di aiuti agli americani in difficoltà con il pagamento dei mutui prevede finanziamenti (ai debitori e alle società di erogazione) fino a 275 miliardi di dollari, che interesseranno 9 milioni di famiglie. L’obiettivo principale è quello di evitare che la rata del mutuo superi un terzo del reddito mensile.

Il Piano definisce le regole di accesso ai fondi messi a disposizione dall’amministrazione Obama per i mutuatari che non hanno adottato atteggiamenti rischiosi (ovvero chi ha utilizzato i mutui solo per l’acquisto della casa e non per altre finalità, come l’acquisto di beni di consumo) e alle banche che hanno erogato mutui solo dopo un’attenta valutazione della controparte.
Per quanto riguarda invece le due istituzioni che garantiscono i mutui immobiliari (Fannie Mae e Freddie Mac), grazie ai 200 miliardi a loro destinati potranno ristrutturare le condizioni del credito.
È un cambiamento importante dato che finora in Usa la riprogrammazione dei mutui non era prevista. Inoltre è previsto il potere per i giudici di ristrutturare unilateralmente i mutui. La rata del mutuo non dovrà essere superiore al 31% del reddito lordo del proprietario.

Per chi compra la prima casa invece, è previsto un credito d’imposta fino a 8.000 $ per acquisti effettuatati entro il 1° Dicembre 2009. L’acquirente dovrà restituire il credito se venderà la casa entro tre anni.
L’intervento è giunto in un momento molto critico per l’economia americana, criticità che viene riscontrata anche nei dati relativi al numero di pignoramenti effettuati nell’ultimo periodo e ai dati relativi alle nuove costruzioni avviate.
Secondo i dati del Dipartimento del Commercio Usa, le nuove costruzioni per il mese di gennaio sono cadute ai minimi dal 1959, con una diminuzione rispetto al mese di dicembre del 16,8%.

Fonte: GuidaEdilizia.it

PROVINCIA DI VITERBO: BANDO "1.000 TETTI - GAZEBI FOTOVOLTAICI"

L’Assessorato all’Ambiente e alla Pianificazione Territoriale della Provincia di Viterbo, sensibile ed impegnato nelle problematiche energetiche ed ambientali e sui temi dello uso delle Fonti Energetiche Rinnovabili, al fine di consentire alla Comunità locale di contribuire al raggiungimento degli obiettivi UE fissati in materia di riduzione di emissioni di CO2, promuove questa iniziativa sul territorio finalizzata alla realizzazione di impianti fotovoltaici di piccola taglia a servizio di utenze private.
Possono essere ammessi al bando di finanziamento esclusivamente gli interventi per la realizzazione di sistemi fotovoltaici di potenza nominale pari a 3 kWp, collegati alla rete elettrica del distributore locale, la cui connessione alla rete si riferisca a contratti di fornitura di energia elettrica esclusivamente in bassa tensione, già in essere o per i quali la richiesta al distributore locale sia stata inoltrata antecedentemente alla presentazione della domanda di contributo. Sono ammissibili al finanziamento esclusivamente le richieste per l’installazione a terra di una struttura prefabbricata (“gazebo fotovoltaico”) completa di impianto fotovoltaico architettonicamente integrato (rif.: art. 2 ed allegati 2 e 3 D.M. 19.02.2007). Sono ammissibili al finanziamento i soli “gazebo fotovoltaici” installati in aree aventi le seguenti caratteristiche: assenza di vincoli architettonici/urbanistici/ambientali imposti dagli organi competenti e, comunque, assenza di divieti imposti dai piani regolatori comunali vigenti; superficie utile per l’installazione pari ad almeno 30 mq; assenza di eventuali ombreggiamenti incidenti sull’area prescelta (edifici, camini, alberi, campanili, ecc.) ed esposizione solare prevalente SUD. Per ogni utenza elettrica sarà ammessa una sola richiesta di finanziamento. Gli interventi saranno realizzati con un finanziamento, nella misura del 100% del costo d’investimento dell’opera. A garanzia del finanziamento il richiedente provvederà ad effettuare la cessione del credito derivante dall’ammissione alle tariffe incentivanti. L’esame delle domande sarà effettuata dalla Provincia di Viterbo Settore Ambiente Uff. Energia e dalla E.S.CO. Provinciale Tuscia. La scadenza dei termini per la presentazione delle domande di contributo è fissata per il 27 Luglio 2009


Fonte: EnergyManager.net

giovedì 4 giugno 2009

GEOTERMIA: OBIETTIVI AL 2020

La EGEC, Associazione Europea per l’Energia Geotermica, ha presentato la dichiarazione “Bruxelles 2009” finalizzata al contributo dell’energia geotermica per gli obiettivi di sostenibilità energetica previsti dallʼUnione Europea (+20% di energia da fonti rinnovabili entro il 2020).Si vuole sottolineare con questa dichiarazione l’importanza di dare spazio ed incentivo alla tecnologia geotermica, che si propone con disponibilità perenne sganciata dalle condizioni climatiche.Si presentano inoltre gli obiettivi per il prossimo decennio per la produzione elettrica da fonte geotermica: si prevede entro il 2020 una capacità installata di 6000 MW mentre, per quanto riguarda il riscaldamento, è prevista una capacità totale di 39.000 MWth. Secondo il Presidente di EGEC ci sono ampi spazi per ampliare ulteriormente questi obiettivi.

Fonte: Guidaedilizia.it

HABITAT CLIMA TORNA A SETTEMBRE

La IV edizione di Habitat Clima si svolgerà dal 25 al 27 settembre al Palacandy di Monza. Ma Cosa rende Habitat Clima una manifestazione unica nel suo genere?Si tratta di un circuito che dura tutto l’anno in modo capillare a fianco di molte Amministrazioni Comunali con le quali vengono organizzate sia “incontri di Bioarchitettura ed energie innovative”, sia esposizioni di prodotti ecosostenibili e di risparmio energetico nelle piazze e nelle vie centrali. Iniziative che comprovano la volontà delle Amministrazioni sia di inserire alle norme specifiche nei nuovi PGT sia ad incentivare i cittadini che intendono avvalersi di prodotti per il risparmio energetico e per l’edilizia sostenibile.

Habitat Clima, mostra convegno di nicchia, si abbina così alla 64° edizione della MIA (Mostra Internazionale Arredamento) di Monza per istituire, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, la I° edizione della settimana della sostenibilità ambientale di Monza e Brianza: dalla costruzione all’arredo, patrocinata dall'Assessorato all'Edilizia Privata del Comune di Monza.

L’evento sarà caratterizzato da esposizioni, mostre, convegni, visite guidate, filmati sul tema, workshop: alcuni riservati agli operatori che si svolgeranno presso Habitat Clima, altri, per il pubblico, presso la Mia.Alcuni dei temi proposti sono:“Certificare l’edilizia sostenibile: qualità ambientale e risparmio energetico”;“Materiali e tecniche dell’Architettura Sostenibile”;“Architettura Sostenibile e mercato immobiliare”.

E’ prevista una tavola rotonda dove le Amministrazioni Comunali potranno confrontarsi sui nuovi PGT e le costruzioni realizzate dai singoli Comuni con le nuove tecnologie. Sono previste visite guidate presso alcune costruzioni realizzate con i criteri della sostenibilità ambientale in varie città della Brianza, ma anche presso il centro della città di Monza per un momento di relax dopo la visita alla manifestazione. Infine, si è pensato di lanciare un concorso fotografico, in collaborazione con Verso photoagency dal tema “Edifici ad impatto ambientale” . Delle prime tre fotografie selezionate, saranno realizzate delle gigantografie.

Fonte: Guidaedilizia.it

mercoledì 3 giugno 2009

TUTTO PRONTO PER RIGENERGIA

Oltre centoventi espositori iscritti (tra imprese commerciali ed enti istituzionali), in rappresentanza di più di centocinquanta marchi; 4500 metri quadrati di esposizione, tutte le attività commerciali presenti nell'area autoportuale coinvolte attraverso promozioni particolari studiate appositamente per la fiera; l'opportunità offerta dal traforo del Gran San Bernardo di fruire del rientro gratuito attraverso il tunnel a tutti i visitatori giunti dalla Svizzera; la media partnership del Sole 24 ore; i corsi per professionisti, imprenditori e installatori che hanno preceduto e che accompagneranno l'evento fieristico con la partecipazione di oltre 150 persone; il coinvolgimento delle scuole nel CoaLab, l'aula di educazione energetica; il concorso per gli alunni delle elementari che premierà i migliori disegni o collage sul tema "L'Energia del Sole"; il convegno delle associazioni dei Consumatori che permetterà di fotografare con l'aiuto dei tecnici dell'Assessorato delle Attività produttive lo stato dell'arte del settore delle rinnovabili in Valle d'Aosta; l'esposizione di tre auto sostenibili: a idrogeno, elettrici e a celle fotovoltaiche; un ricco programma di contorno all'evento.

Sono questi i dati più significativi della terza edizione di Rigenergia 09, presentati dal presidente della Chambre valdôtaine Pierantonio Genestrone, dal Presidente della Regione Rollandin e dall'assessore alle attività produttive Pastoret, nel corso della conferenza stampa di presentazione della fiera convegno su energie rinnovabili, risparmio energetico, riduzione delle emissioni e mobilità sostenibile - voluta dalla Regione Valle d'Aosta e dalla Chambre, in collaborazione con l'ICE (Istituto nazionale per il Commercio Estero) e la società Autoporto e in programma dal 5 al 7 giugno al Vd'A Palaexpo allestito all'autoporto di Pollein.

"Una fiera - ha spiegato il presidente della Regione Augusto Rollandin - che si presenta alla sua terza edizione ingrandita e arricchita nei contenuti, oltre che nella qualità degli espositori e delle iniziative collaterali. I temi attorno ai quali è stata impostata costituiscono i quattro pilastri attorno ai quali dovrà necessariamente ruotare il nuovo sistema economico che ci consentirà di superare questo periodo di crisi.
Il nostro obiettivo è quello di trasformare la nostra regione in un laboratorio alpino sulle rinnovabili e sul risparmio energetico, in grado di sviluppare un modello esportabile e replicabile in altre realtà simili alla nostra".

"Per riuscirci - ha aggiunto l'assessore alle Attività produttive Ennio Pastoret - è indispensabile creare un tessuto culturale, scientifico e imprenditoriale brillante, capace di stimolare e far crescere l'interesse di tutti sulla materia e di innescare così un volano virtuoso che tragga spunto dalle scuole professionali e dalla ricerca universitaria, per arrivare all'utente finale, attraverso l'ideazione, la produzione e la commercializzazione di prodotti o sistemi.

In effetti nel prossimo futuro questo settore rappresenterà, per la Valle d'Aosta, uno dei capisaldi per lo sviluppo dell'economia: per accrescere l'occupazione, per creare sinergie tra i diversi attori e, soprattutto, migliorare la qualità della vita delle generazioni future.

Le risorse energetiche a nostra disposizione sono un bene prezioso, che va preservato evitando inutili sprechi; per questa ragione occorre fissare la nostra attenzione sulla riduzione dei consumi e, soprattutto, perseguire la strada della certificazione energetica degli edifici, per ridurre il fabbisogno di energia delle nostre case, che rappresenta circa il 40% dei consumi dell'intera Regione ed è una voce di costo importante per ogni famiglia. Su questo asse, la Regione metterà a disposizione risorse economiche, a sostegno della politica di risparmio energetico, con la prospettiva di generare risultati effettivi che dovranno produrre benefici positivi per tutti".

"Al di là di questi contenuti - ha concluso il presidente Rollandin - Rigenergia rappresenta quest'anno anche uno spunto importante per impostare un altro ambizioso progetto che vorremmo portare a compimento nel corso della legislatura. La scelta di organizzare la fiera all'autoporto di Pollein non è infatti casuale.
E' qui, infatti, che stiamo valutando l'ipotesi di creare un centro fieristico permanente in grado di animare in maniera definitiva la zona delle Corbeilles e di contribuire a trasformare la nostra regione in un importante polo alpino di eventi fieristici, con quanto di positivo tutto questo comporterebbe, sia in termini di sviluppo economico che di attrattività turistica ed imprenditoriale".


Fonte: Guidaedilizia.it

venerdì 29 maggio 2009

ACCORDO ITALIA-TUNISIA PER LE RINNOVABILI

Il Ministero dell’Ambiente italiano e il Ministero dell’Energia della Tunisia hanno sottoscritto un accordo per la realizzazione di una piattaforma tecnologica per la diffusione delle fonti rinnovabili in Tunisia, attraverso il cavo di interconnessione elettrica Tunisia - Sicilia, che connetterà il Nord Africa alla rete elettrica Europea.

L’accordo consentirà alle Imprese energetiche italiane di produrre a costi ridotti elettricità da fonti rinnovabili nell’Africa del Nord. Nello stesso tempo ciò consentirà lo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili nei Paesi del Nord Africa con una specifica ricaduta positiva per quanto riguarda le tecnologie innovative nei settori del “Solare a Concentrazione”, del Fotovoltaico, dell’Eolico e dell’utilizzo di biomasse.

Fonte: Guidaedilizia.it

COSTRUIRE PER LA QUALITA' DELLA VITA

Si terrà mercoledì 10 giugno presso l'Aula maggiore FAST (P.le Morandi, 2 - Milano) il Congresso "Costruire per la qualità della vita - Expo 2015 un'occasione concreta", organizzato da Fondazione Megalia, in collaborazione con Scuola Master F.lli Pesenti Politecnico di Milano.Dopo decenni di studi, proposte e dibattiti dedicati alla progettazione sostenibile, si continua a costruire edifici solo in parte attenti alla qualità della vita dei fruitori e della società nel complesso.Il Congresso affronterà il tema della sostenibilità, richiamando i metodi e le tecnologie di ultima generazione che consentono di qualificare gli interventi, pur garantendone l'economicità.Doka Italia, da sempre impegnata nello sviluppo di tecnologie innovative, con l'obiettivo di ottimizzare costi e tempi in cantiere, promuove questo congresso e presenta il case study Altra Sede di Regione Lombardia, all'interno dell'intervento "L'efficienza costruttiva come elemento caratterizzante del progetto sostenibile" di Massimo Maffezzoli, Direttore Tecnico Doka Italia.Durante il congresso verrà presentato e discusso il "Vademecum della progettazione consapevole", a disposizione di tutti coloro che sono impegnati nella progettazione.

Fonte: Guidaedilizia.it

giovedì 28 maggio 2009

PORTE APERTE A BOLZANO

Segnatevi questa data: 6 giugno 2009. Tra due sabati infatti la concessionaria Volvo CE Italia di Bolzano e la Tecma Service apriranno le porte al pubblico e ai clienti della Provincia di Bolzano e non solo. Molto da vedere a partire dalle nuove macchine recentemente presentate a Parigi, fino ai servizi di assistenza e al curioso Cab Simulator, un simulatore di guida sul quale gli operatori potranno misurare la propria abilità professionale. A disposizione di tutti quelli che interverranno un gustoso buffet dei prodotti tipici del luogo. L'iniziativa di Volvo ci sembra quanto mai corretta dato che Trento e Bolzano assieme, per ragioni opposte, alla Sicilia sono tra le poche aree d'Italia in cui l'accesso al credito è ancora possibile. A buon intenditor poche parole....

Fonte: Gowem.it

mercoledì 27 maggio 2009

NOVITA' PER L'ACCIAIO PER IL CEMENTO ARMATO

Anticipato al 30 giugno 2009 l`obbligo di fare riferimento al solo acciaio, per cemento armato, normato al paragrafo 11.3.2 del DM 14 gennaio 2008 ``Norme tecniche per le costruzioni``. Si tratta dell`acciaio denominato B450C e B450A. Questo e` quanto disposto dalla Legge 33/09 che ha convertito, con modifiche, il DL 10 febbraio 2009 n. 5, recante misure urgenti a sostegno dei settori industriali in crisi.
Cio` comporta l`obbligo, per il progettista, di prendere in considerazione le caratteristiche meccaniche ed i requisiti di tali acciai, ai fini del dimensionamento delle armature in fase di progetto. I principali adempimenti, in capo al Direttore dei Lavori ed all`impresa, fissati dal Decreto 14 gennaio 2008 sono di seguito riportati.


Tutti gli acciai utilizzati per il cemento armato devono essere ad aderenza migliorata ed avere la marcatura di prodotto che ne permetta l`identificazione e la rintracciabilita` cosi` come indicate al paragrafo 11.3.1.4 del Decreto.

Tutte le forniture di acciaio, per le quali non sussista l`obbligo della marcatura CE devono essere accompagnate dalla copia dell`attestato di qualificazione del Servizio Tecnico Centrale del Ministero delle Infrastrutture, cosi` come specificato al paragrafo 11.3.1.5 del Decreto.Gli acciai B450C possono essere impiegati in barre di diametro compreso tra 6 e 40 mm; per gli acciai B450A il diametro deve essere compreso tra 5 e 10 mm.


L`uso di acciai forniti in rotoli e` ammesso, senza limitazioni, per diametri minori o uguali a 16 mm per il B450C e 10 mm per il B450A.

La sagomatura e/o l`assemblaggio dell`acciaio fornito sotto forma di barre, rotoli, reti o tralicci, possono avvenire sia in cantiere, sotto la vigilanza del Direttore dei Lavori, sia nei centri di trasformazione, solo se provvisti dei requisiti previsti al paragrafo 11.3.1.7 (vedi allegato 4).

Per le reti e tralicci elettrosaldati gli acciai devono essere saldabili, l`interasse delle barre non deve superare i 330 mm e, nel caso di utilizzo del B450C gli elementi base devono avere diametro 6mm≤Ф≤16mm, nel caso di utilizzo del B450A gli elementi base devono avere diametro 5mm≤Ф≤10mm. Il rapporto tra i diametri delle barre componenti reti e tralicci deve rispettare il rapporto: Фmin /Фmax ≥ 0,6.


In ogni elemento di rete o traliccio le singole armature componenti devono avere le stesse caratteristiche. Nel caso dei tralicci e` ammesso l`uso di staffe aventi superficie liscia se realizzate con acciaio B450A oppure B450C saldabili.Il produttore dovra` procedere alla qualificazione della rete o traliccio secondo le procedure indicate dal Decreto ed ogni pannello o traliccio deve essere dotato di apposita marchiatura che ne identifichi il produttore. Il Decreto pone, infine, particolare attenzione ai controlli di accettazione in cantiere, che sono obbligatori, con le modalita` di esecuzione specificate ai paragrafi 11.3.2.10.4 e 11.3.2.11.3. Il prelievo dei campioni deve essere effettuato a cura del Direttore dei Lavori o di tecnico di sua fiducia che deve assicurare, mediante sigle, etichettature indelebili, etc., che i campioni inviati per le prove al laboratorio incaricato siano effettivamente quelli da lui prelevati.


Fonte: Guidaedilizia.it

martedì 26 maggio 2009

ALTRA SEDE DI REGIONE LOMBARDIA

Il cantiere di Altra Sede di Regione Lombardia ha aperto le sue porte: la visita, organizzata nelle giornate di sabato 23 e domenica 24 maggio, ha permesso ai professionisti delle costruzioni di conoscere da vicino gli aspetti architettonici e tecnico-costruttivi, che caratterizzano questo grande cantiere. La loro attenzione si è indirizzata in particolare sulle collaborazioni fra aziende, che hanno portato a sviluppare soluzioni innovative e risolutive in un contesto certamente molto impegnativo e complesso, dominato dalla necessità di rispettare un timing severo.

Autorevole la partecipazione anche degli organi istituzionali e delle realtà più accreditate del settore delle costruzioni a livello regionale e nazionale. Non a caso, l’iniziativa della visita, nata per volontà di un panel di aziende leader impegnate nel cantiere, è stata favorevolmente accolta da Infrastrutture Lombarde, società di capitali interamente partecipata da Regione Lombardia e costituita nel 2003 allo scopo di coordinare la realizzazione di nuovi progetti infrastrutturali, nonché di gestire e valorizzare il patrimonio immobiliare regionale.

Proprio Infrastrutture Lombarde, in collaborazione con Impregilo SpA, primo general contractor in Italia ed entità direttiva della realizzazione tecnica dell’opera affidata a Consorzio Torre SpA, ha sostenuto l’idea dell’evento in cantiere proposta da: Cobiax Technologies Srl, Cordioli &C. Spa, CSP Prefabbricati Spa, Doka Italia Spa, Gruppo Centro Nord Spa, Gruppo Vela.

Come hanno potuto constatare direttamente i professionisti durante la loro visita, nel cantiere di Altra Sede di Regione Lombardia l’innovazione progettuale, la scienza delle costruzioni e la tecnologia dei materiali, si associano alla rapidità di esecuzione e all’altissima qualità dei risultati. Tutto questo è reso possibile proprio dalla sinergia operativa fra aziende. Ha introdotto la visita una relazione del Prof. Franco Mola, Docente del Dipartimento di Ingegneria strutturale del Politecnico di Milano e progettista delle strutture in opera. Nella sua relazione, il Prof. Mola ha messo a fuoco gli aspetti progettuali ed esecutivi più caratterizzanti, quali:

PILASTRI E TRAVI
L’intervento strutturale ha previsto la soluzione del pilastro cerchiato misto (PCM) di CSP Prefabbricati Spa. Ha origine da quota +12.00 m (III impalcato fuori terra) e si sviluppa per l’intera altezza dei core (corpi di fabbrica più bassi). Per quanto riguarda la torre, una soluzione analoga adotta i pilastri come “cassero a perdere”, ed è stata applicata a partire dal XVI livello fino all’ultimo strutturale (XXXIX). In tutto, sono stati installati 6.000 metri lineari di pilastri cerchiati misti. Le travi sono tutte Travi Reticolari Miste PREM con fondello di cls.

CANTIERE “RAMPANTE”
La severa tempistica e le necessità logistiche hanno portato a privilegiare sistemi di casseratura sinergici. L’opzione adottata per il nucleo della torre (Doka Italia Spa) è quella di un “cantiere rampante”, che consente l’avanzamento delle casseforme unitamente ai ponti di servizio in un’unica soluzione e senza l’ausilio della gru. Il sistema autorampante SKE è costituito da 45 mensole sulle quali sono installati 930 m2 di casseforme a travi, studiato appositamente per poter essere adattato alla geometria variabile della torre, tramite la rimozione di appositi moduli.
I solai del nucleo sono realizzati con sistema a tavoli Dokamatic, dotato di passerelle di sicurezza integrate e dispositivi di movimentazione elettro-idraulici, indipendenti dalla gru, come il carrello DF e la piattaforma TLS. Il perimetro dei solai è dotato di uno schermo di protezione integrale, movimentato idraulicamente, che protegge sia i piani di lavoro, che quello sottostante.

SOLAI
Sono stati realizzati con diverse tecnologie di edilizia industrializzata: alveolari, lastre tralicciate e alleggeriti. Quest’ultima necessità specifica di riduzione dei pesi, per la torre, è stata risolta adottando una soluzione (Cobiax Technologies Srl) a piastra bidirezionale, dello spessore di trentacinque centimetri, alleggerita con sfere in polietilene ad alta densità di ventisette centimetri di diametro. I moduli per l’alleggerimento sono stati posati su un sistema di casseratura a tavoli (sistema Dokamatic di Doka Italia S.p.A.) che, in funzione dell’ampiezza dei moduli e della loro velocità di movimentazione, ha sensibilmente ridotto i tempi realizzativi.

I solai alveolari dei piani interrati (Gruppo Centro Nord Spa) sono dotati di un profilo laterale, che consente la posa (in autoportanza) di lastre trapezoidali di compensazione in cemento armato, volte ad ottenere un impalcato sinusoidale. Il risultato è stato raggiunto tramite l’impiego di lastre tralicciate in c.a.v. (Vela Prefabbricati Spa) in grado di essere adattate alla specifica pianta strutturale.

Per alcune zone della piazza, con forti luci e sovraccarichi di tipo stradale, sono stati inoltre impiegati particolari solai scatolari di grande spessore (Gruppo Centro Nord S.p.A.) sempre portati da travi in opera in spessore di solaio.

CARPENTERIA METALLICA
La realizzazione di carpenteria metallica di Cordioli & C. Spa, è stata preferita nei punti più complessi dal punto di vista logistico e geometrico. In particolare, il sistema strutturale in acciaio più significativo è la copertura dell’auditorium. Lo sviluppo realizzativo della struttura (compresa la verniciatura) ha richiesto tre mesi.

Fonte: Guidaedilizia.it