venerdì 29 maggio 2009
ACCORDO ITALIA-TUNISIA PER LE RINNOVABILI
L’accordo consentirà alle Imprese energetiche italiane di produrre a costi ridotti elettricità da fonti rinnovabili nell’Africa del Nord. Nello stesso tempo ciò consentirà lo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili nei Paesi del Nord Africa con una specifica ricaduta positiva per quanto riguarda le tecnologie innovative nei settori del “Solare a Concentrazione”, del Fotovoltaico, dell’Eolico e dell’utilizzo di biomasse.
Fonte: Guidaedilizia.it
COSTRUIRE PER LA QUALITA' DELLA VITA
giovedì 28 maggio 2009
PORTE APERTE A BOLZANO
mercoledì 27 maggio 2009
NOVITA' PER L'ACCIAIO PER IL CEMENTO ARMATO
martedì 26 maggio 2009
ALTRA SEDE DI REGIONE LOMBARDIA
Autorevole la partecipazione anche degli organi istituzionali e delle realtà più accreditate del settore delle costruzioni a livello regionale e nazionale. Non a caso, l’iniziativa della visita, nata per volontà di un panel di aziende leader impegnate nel cantiere, è stata favorevolmente accolta da Infrastrutture Lombarde, società di capitali interamente partecipata da Regione Lombardia e costituita nel 2003 allo scopo di coordinare la realizzazione di nuovi progetti infrastrutturali, nonché di gestire e valorizzare il patrimonio immobiliare regionale.
Proprio Infrastrutture Lombarde, in collaborazione con Impregilo SpA, primo general contractor in Italia ed entità direttiva della realizzazione tecnica dell’opera affidata a Consorzio Torre SpA, ha sostenuto l’idea dell’evento in cantiere proposta da: Cobiax Technologies Srl, Cordioli &C. Spa, CSP Prefabbricati Spa, Doka Italia Spa, Gruppo Centro Nord Spa, Gruppo Vela.
Come hanno potuto constatare direttamente i professionisti durante la loro visita, nel cantiere di Altra Sede di Regione Lombardia l’innovazione progettuale, la scienza delle costruzioni e la tecnologia dei materiali, si associano alla rapidità di esecuzione e all’altissima qualità dei risultati. Tutto questo è reso possibile proprio dalla sinergia operativa fra aziende. Ha introdotto la visita una relazione del Prof. Franco Mola, Docente del Dipartimento di Ingegneria strutturale del Politecnico di Milano e progettista delle strutture in opera. Nella sua relazione, il Prof. Mola ha messo a fuoco gli aspetti progettuali ed esecutivi più caratterizzanti, quali:
PILASTRI E TRAVI
L’intervento strutturale ha previsto la soluzione del pilastro cerchiato misto (PCM) di CSP Prefabbricati Spa. Ha origine da quota +12.00 m (III impalcato fuori terra) e si sviluppa per l’intera altezza dei core (corpi di fabbrica più bassi). Per quanto riguarda la torre, una soluzione analoga adotta i pilastri come “cassero a perdere”, ed è stata applicata a partire dal XVI livello fino all’ultimo strutturale (XXXIX). In tutto, sono stati installati 6.000 metri lineari di pilastri cerchiati misti. Le travi sono tutte Travi Reticolari Miste PREM con fondello di cls.
CANTIERE “RAMPANTE”
La severa tempistica e le necessità logistiche hanno portato a privilegiare sistemi di casseratura sinergici. L’opzione adottata per il nucleo della torre (Doka Italia Spa) è quella di un “cantiere rampante”, che consente l’avanzamento delle casseforme unitamente ai ponti di servizio in un’unica soluzione e senza l’ausilio della gru. Il sistema autorampante SKE è costituito da 45 mensole sulle quali sono installati 930 m2 di casseforme a travi, studiato appositamente per poter essere adattato alla geometria variabile della torre, tramite la rimozione di appositi moduli. I solai del nucleo sono realizzati con sistema a tavoli Dokamatic, dotato di passerelle di sicurezza integrate e dispositivi di movimentazione elettro-idraulici, indipendenti dalla gru, come il carrello DF e la piattaforma TLS. Il perimetro dei solai è dotato di uno schermo di protezione integrale, movimentato idraulicamente, che protegge sia i piani di lavoro, che quello sottostante.
SOLAI
Sono stati realizzati con diverse tecnologie di edilizia industrializzata: alveolari, lastre tralicciate e alleggeriti. Quest’ultima necessità specifica di riduzione dei pesi, per la torre, è stata risolta adottando una soluzione (Cobiax Technologies Srl) a piastra bidirezionale, dello spessore di trentacinque centimetri, alleggerita con sfere in polietilene ad alta densità di ventisette centimetri di diametro. I moduli per l’alleggerimento sono stati posati su un sistema di casseratura a tavoli (sistema Dokamatic di Doka Italia S.p.A.) che, in funzione dell’ampiezza dei moduli e della loro velocità di movimentazione, ha sensibilmente ridotto i tempi realizzativi.
I solai alveolari dei piani interrati (Gruppo Centro Nord Spa) sono dotati di un profilo laterale, che consente la posa (in autoportanza) di lastre trapezoidali di compensazione in cemento armato, volte ad ottenere un impalcato sinusoidale. Il risultato è stato raggiunto tramite l’impiego di lastre tralicciate in c.a.v. (Vela Prefabbricati Spa) in grado di essere adattate alla specifica pianta strutturale.
Per alcune zone della piazza, con forti luci e sovraccarichi di tipo stradale, sono stati inoltre impiegati particolari solai scatolari di grande spessore (Gruppo Centro Nord S.p.A.) sempre portati da travi in opera in spessore di solaio.
CARPENTERIA METALLICA
La realizzazione di carpenteria metallica di Cordioli & C. Spa, è stata preferita nei punti più complessi dal punto di vista logistico e geometrico. In particolare, il sistema strutturale in acciaio più significativo è la copertura dell’auditorium. Lo sviluppo realizzativo della struttura (compresa la verniciatura) ha richiesto tre mesi.
KLIMAENERGY PREMIA GLI ENTI ALL'AVANGUARDIA
lunedì 25 maggio 2009
PEDEMONTANA: LA SITUAZIONE
1) PUBBLICAZIONE DEL PROGETTO DEFINITIVOMartedì 21 aprile 2009 Pedemontana Lombarda ha reso pubblico il Progetto Definitivo del Sistema Viabilistico Pedemontano. Con la pubblicazione, si è dato avvio anche alla procedura di esproprio delle aree e degli immobili interessati dall’opera.Gli elenchi con i relativi nominativi e i riferimenti alle particelle catastali interessate sono consultabili presso l’Albo Pretorio delle Province e dei Comuni interessati, oltre che sui siti web di Pedemontana Lombarda, CAL S.p.A. e Regione Lombardia.
2) CONFERENZA DEI SERVIZIIl Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti potrà procedere, nel rispetto dei tempi programmati, alla convocazione della Conferenza dei Servizi, prevista per il prossimo 29 maggio a Milano. L’iter del Progetto Definitivo si concluderà con l’approvazione da parte del CIPE, attesa entro l’estate.Si proseguirà con la progettazione esecutiva e l’acquisizione delle aree e degli immobili; contemporaneamente cominceranno i lavori per la risoluzione delle interferenze con i servizi e gli impianti a rete presenti sul territorio e la cantierizzazione del primo lotto delle tangenziali di Como e Varese e della Tratta A da Cassano Magnago a Lomazzo.
3) TANGENZIALI DI COMO E VARESEIl progetto preliminare prevede che le tangenziali di Varese e Como siano divise in due lotti ciascuna. Per Varese il primo lotto va dallo svincolo di Gazzada sulla A8 a Ponte di Vedano, il secondo da Folla di Malnate al Valico del Gaggiolo. Per Como il primo lotto si estende dallo svincolo di Grandate sulla A9 ad Acquanegra (e da lì a scendere sino alla Canturina), il secondo da Acquanegra alla Statale 342 (e 639) Tavernerio per il collegamento verso Erba e Lecco.I primi lotti per Varese e Como sono finanziati direttamente con il progetto principale e ne è prevista l’esecuzione insieme all’autostrada nel suo complesso. Essendo anzi stati affidati al General Contractor, saranno i punti dove apriranno i primi cantieri. L’apertura al traffico avverrà già dal 2013.L’esecuzione dei secondi due lotti, particolarmente impattanti, complessi e costosi per le numerose gallerie e le caratteristiche delle aree attraversate, è stata sospesa con l’approvazione del progetto preliminare (22 marzo 2006) da parte del CIPE, che ha comunque chiesto ad Autostrada Pedemontana Lombarda di svilupparne il progetto definitivo al fine di avere certezza dell’importo necessario per la realizzazione di tali opere.Il progetto definitivo è stato quindi realizzato da Pedemontana Lombarda - che non avrebbe potuto evitarlo o scegliere altre soluzioni perché imposto dal CIPE - ed evidenzia un notevole incremento di costi che nel caso del secondo lotto della tangenziale di Como è più che doppio rispetto al preliminare, per l’esigenza di salvaguardare il delicato equilibrio del lago di Montorfano pur realizzando 2 gallerie da 6 km.CAL, la concedente pubblica di Autostrada Pedemontana Lombarda, ha valutato con attenzione il progetto e lo ha approvato sia sul piano tecnico che finanziario, rimettendolo all’approvazione perché solo il CIPE, che col preliminare ne ha chiesto la sospensione, può decidere se approvarlo nonostante le complessità evidenziate e quindi finanziarlo, reperendo in tal caso un importo pubblico aggiuntivo stimabile in circa 750 milioni di euro.
4) TARIFFAZIONE DELLE TANGENZIALI DI COMO E VARESEPer quanto riguarda la tariffazione delle tangenziali di Como e Varese, è doveroso ricordare che la loro tariffazione era già prevista dal progetto preliminare, attraverso una quota aggiuntiva (sovrapedaggio) che tutti avrebbero dovuto pagare (anche chi non le avrebbe poi utilizzate) al passaggio alla barriera A9 di Grandate e A8 di Cavaria.La normativa europea attuale limita però l’applicazione di tariffe cosiddette “ombra” ed impone la regola del “chi usa paga”. Quindi, anche se è vero che il pedaggiamento delle tangenziali potrebbe limitarne l’uso, solo il CIPE all’atto dell’approvazione potrà decidere come prevederne il pedaggio, o come altrimenti reperire i 25 milioni di euro/anno di introiti altrimenti necessari a co-finanziarne la realizzazione.
giovedì 21 maggio 2009
PROGETTO PER L'ENERGIA SOLARE NELLA REGIONE LAZIO
È quanto emerso nell’incontro avuto dal Presidente dell’ENEA, prof. Luigi Paganetto, con Confi ndustria Lazio, rappresentata dal Delegato per l’Energia Filippo Tortoriello e dal Direttore Generale Franco Martone. Confindustria Lazio e ENEA ritengono che, al fine di avere dei significativi risultati sia economici che di ricerca industriale, la dimensione ottimale di tale impianto - posizionato nel sud del Lazio per motivazioni di irraggiamento solare - debba essere dell’ordine dei 20-30 MW.
La realizzazione di un impianto di tale taglia costituirà un valido dimostratore della tecnologia messa a punto da ENEA.Rappresenterà inoltre la base per un’ulteriore attività di ricerca e innovazione, al fine di rendere lo stesso economicamente e tecnicamente rispondente all’obiettivo di mettere a punto una filiera che possa massimizzare i vantaggi produttivi e creare nuove opportunità di lavoro.
Fonte: Guidaedilizia.it
ENERSOLAR+: FOTOVOLTAICO E SOLARE TERMICO
"Malgrado la crisi economica e la stretta creditizia - spiega Gianni Silvestrini, presidente Exalto e direttore scientifico di Kyoto Club -, nel nostro Paese continua il boom del fotovoltaico, con un ritmo di 60-70 MW al mese. Questo trend è facilitato dalla riduzione del 15-20% del costo dei moduli e dalle ottime tariffe italiane, le migliori in Europa. Alla luce dell’evoluzione in atto, il Kyoto Club ha rivisto al rialzo le sue stime prevedendo che le installazioni sorpasseranno complessivamente la soglia dei 1.000 MW già quest’anno e quella dei 2.000 MW nel 2010".
Secondo le stime di ANIE (Federazione Nazionale Imprese Elettrotecniche ed Elettroniche che aderisce a Confindustria), e GIFI (Gruppo Imprese Fotovoltaiche), nel 2009 in Italia si registrerà ancora una crescita, con l’installazione di ulteriori 250 MW di moduli fotovoltaici. Entro il 2020, nel nostro Paese potrebbero essere installati ben 16 GW di impianti, che contribuirebbero alla creazione di circa 113.000 nuovi posti di lavoro, con una produzione di 20 TWh annui di energia elettrica e un risparmio di emissioni in atmosfera di 10 milioni di tonnellate di CO2.Notizie positive anche dal versante del solare termico. Secondo Assolterm (Associazione Italiana Solare Termico), nel nostro Paese il mercato italiano ha raggiunto nel 2007 i 231 MW installati - pari a 330.000 m2 - con una crescita rispetto al 2006 del 77%. Il totale installato si aggira intorno ai 760 MW e questo significa che è stato raggiunto il milione e mezzo di m2 installati. Per quanto riguarda il 2008 si stimano 400.000 m2, pari a 280 MW. Sempre più significativo anche il "peso economico" del settore, che ha circa 10.000 occupati: nel 2008 il giro d’affari è stato di 400 milioni di Euro.
Per accedere alle diverse declinazioni della domanda e dell’offerta, dal 25 al 28 novembre a fieramilano, EnerSolar+ sarà l’appuntamento da non perdere per entrare in contatto con le più autorevoli realtà a livello internazionale per quanto concerne tecnologie, soluzioni e servizi per applicazioni in ambito civile e industriale ma, soprattutto, per aprire nuovi e promettenti mercati.EnerSolar+ si terrà in contemporanea con Greenergy Expo, evento dedicato alle energie rinnovabili che con i suoi sette saloni specializzati offrirà un panorama a 360 gradi su geotermia e pompe di calore, energia dal legno e pellets, mini e micro idroelettrico, cogenerazione, biogas e libero mercato dell’energia.
Fonte: Guidaedilizia.it
mercoledì 20 maggio 2009
CONDONO EDILIZIO, PALETTI DAL CONSIGLIO DI STATO
SAIENERGIA 2009 PARTE CON "ABITARE CON ENERGIA"
martedì 19 maggio 2009
BERLUSCONI: IMPEGNO DA 8,7 MLD PER L'ABRUZZO
SVEZIA, L'IMPIANTO EOLICO PIU' GRANDE D'EUROPA
lunedì 18 maggio 2009
STATI GENERALI DELLE COSTRUZIONI
Nel corso dei lavori sono intervenuti tutti i rappresentanti delle organizzazioni imprenditoriali e sindacali, che hanno illustrato il Manifesto degli Stati Generali e presentato a Governo e opposizione una mozione unitaria.Sono intervenuti, tra gli altri, il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi, il ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli, il presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani, i leader dell`opposizione on. Antonio Di Pietro (Idv), on. Pierluigi Bersani (Pd), on. Pierferdinando Casini (Udc).
Il sindaco di Roma Gianni Alemanno e il presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo hanno aperto i lavori rispettivamente del mattino e del pomeriggio. Ha concluso i lavori l`intervento del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.Ecco alcune delle dichiarazioni salienti del presidente dell’Ance, l’Associazione Nazionale Costruttori Edili, Paolo Buzzetti:
''La crisi sta mostrando nel nostro settore effetti devastanti che mettono a rischio la sopravvivenza di moltissime imprese, soprattutto medie e piccole, e di tante donne e uomini che in quelle imprese lavorano'. Ci sono 250.000 persone che corrono il rischio di perdere il lavoro, 250.000 famiglie che rischiano di pagare il prezzo piu' alto di questa crisi''.
''Attuare il piano per l'housing sociale rappresenta una priorita' irrinunciabile per il Paese e l'imperativo deve essere fare presto. Il piano per l'housing sociale fa parte di una serie di impegni presi dall'esecutivo, come il finanziamento delle grandi opere, la riqualificazione delle scuole e il piano di rilancio dell'edilizia, sicuramente importanti anche se ancora sulla carta, annunci di riforme, programmi di la' da venire ma comunque condivisibili''.”Il provvedimento sull'housing sociale varato la scorsa estate dal governo definiva un modello di intervento fondato sul concorso di risorse pubbliche e private, in modo da attivare, al tempo stesso, un volano in grado di dare una prima risposta al problema della casa e un processo di rinnovamento urbano. Ma oggi siamo di fronte ad uno stallo totale perche' gli atti di legge previsti per il varo del programma non sono stati approvati''.
“Ricostruire l'Abruzzo per ricostruire il Paese è una frase scelta per dare il senso di un'emergenza che non riguarda solo quella terra e che e', al contrario, 'un banco di prova per agire nel resto d'Italia. Una delle immagini piu' dolorose del terremoto d'Abruzzo, che ha fatto il giro del mondo, e' proprio quella della distruzione del Palazzo del Governo dell'Aquila, un edificio strategico riassuntivo del potere pubblico, incapace, pero', di resistere al sisma; quell'insegna distrutta sulla facciata e' diventata l'emblema della fragilita' delle istituzioni''.
CREA 2009: LO SVILUPPO DELLE BIOENERGIE
venerdì 15 maggio 2009
VOLVO CE APRE UNA NUOVA SEDE A SAVONA
VOLVO ECO OPERATOR
-Corretta pressione dei pneumatici (gonfiaggio). Mantenere i pneumatici alla giusta pressione riduce l'usura e l'uso di carburante.
-Non pigiare troppo sull'acceleratore. Un uso accorto dell'acceleratore aumenta la produttività.
-Rallentare. Rimanere al regime di giri che consente un maggior risparmio, riducendo la velocità.
-Pianificare il lavoro. Controllare l'area di lavoro. Assicurarsi che sia sgombra e rimuovere gli ostacoli che possono causare deviazioni inutili.
-Collaborare. Scambiare informazioni con gli altri operatori affinché le pale gommate, i dumper e gli escavatori operino sinergicamente nel modo più efficiente possibile.
-Arrestare il motore. Non andare al minimo se non è necessario.
-Attrezzatura adeguata. L'utilizzo di macchine adatte al lavoro da eseguire riduce i costi relativi al consumo di carburante e alla manutenzione.
DOMOTICA: TECNOLOGIE, NORMATIVE, APPLICAZIONI
La diffusione della “cultura della domotica”, unitamente all’evoluzione tecnologica e normativa in corso, richiede necessariamente un continuo aggiornamento professionale da parte degli operatori e grande attenzione è stata data dai presenti al convegno della mattina, curato dal CEI - Comitato Elettrotecnico Italiano (che ha anche patrocinato la giornata, insieme a Assodomotica e LonMark Italia) e moderato da Dario De Andrea (Il Sole 24 Ore). Nel corso del convegno, infatti, sono stati presentati alcuni aggiornamenti normativi (a livello nazionale ed internazionale) riguardanti la Home & Building Automation, ma anche il come predisporre le infrastrutture negli edifici e nelle abitazioni per l’utilizzo dei sistemi domotici; fino alla progettazione, installazione e collaudo di sistemi HBES (ovvero dei sistemi elettronici per la casa e l’edificio).
Tra gli argomenti affrontati, inoltre, figuravano anche due importanti case histories riguardanti l’efficienza energetica e il contributo della domotica alle esigenze del risparmio e i vantaggi nell’utilizzo di soluzioni integrate per la domotica e la building automation, a cura dei platinum sponsor Gewiss e ABB Sace.Particolare gradimento hanno anche riscosso i workshop tecnico-applicativi pomeridiani, realizzati dalle aziende partecipanti, per approfondire alcune tra le tematiche emergenti nel settore.
Così come notevole rilievo è stato dato dai visitatori alla presenza e all’impegno dei partecipanti alla mostra convegno, tra cui segnaliamo ABB Sace Division, Gewiss, Assodomotica, Domotica Integrata, Comprel, Vimar, Controdata, EFA Automazione, LonMark Italia, CEI Comitato Elettrotecnico Italiano ecc.
Il prossimo appuntamento con gli Home and Building Days è in programma a Veronafiere il 21 ottobre 2009 e sarà dedicato – come lo scorso anno - al Solare Fotovoltaico (tecnologie, normativa e applicazioni). L’evento prevede lo stesso format della mostra convegno già utilizzato a Milano, con una sessione congressuale plenaria al mattino a cura del CEI, un’area espositiva in cui saranno ospitate le aziende del settore e una serie di workshop pomeridiani tecnico-applicativi a cura degli stessi espositori. Maggiori informazioni sono disponibili sul sito www.expohb.eu/fotovoltaico.
Fonte: Guidaedilizia.it
martedì 12 maggio 2009
FLESSIONI PER LE COSTRUZIONI IN LOMBARDIA
SOLARKEY, QUALITA' ITALIANA PER L'ENERGIA PULITA
lunedì 11 maggio 2009
MERCEDES ACTROS TP: CAMION DELL'ANNO 2009
venerdì 8 maggio 2009
EUROMAINTENANCE 2010, APPUNTAMENTO A VERONA
giovedì 7 maggio 2009
RISTRUTTURAZIONI: BOOM DEL "NERO"
L'inchiesta ha evidenziato che i redditi non dichiarati sono pari a circa 3 miliardi di euro. I controlli sono stati possibili partendo dal controllo sugli sgravi fiscali chiesti dai contribuenti (36% sull'Irpef) nelle loro dichiarazioni dei redditi. In pratica le ditte coinvolte emettevano fatture per consentire ai proprietari di casa di avere gli sgravi previsti dalla legge ma poi nella loro dichiarazione occultavano i redditi. Nell'ambito di questi controlli risultano anche circa 500 milioni di euro di Iva non versata all'erario.
mercoledì 6 maggio 2009
ABRUZZO: NASCE IL PARCO DEL SOLE
martedì 5 maggio 2009
ENERGY MANAGER: UNA FIGURA PROFESSIONALE
"….13. La Legge 9 gennaio 1991 n. 10 all'art. 9 stabilisce che il tecnico responsabile per la conservazione e l'uso razionale dell'energia svolga le seguenti funzioni: - individuazione delle azioni degli interventi delle procedure e di quanto altro necessario per promuovere l'uso razionale dell'energia; - predisposizione dei bilanci energetici in funzione anche dei parametri economici e degli usi energetici finali; - predisposizione dei dati energetici eventualmente richiesti dal Ministero dell'industria, del commercio e dell'artigianato ai Soggetti beneficiari dei contributi previsti dalla legge stessa. 14. Nel responsabile per la conservazione e l'uso razionale dell'energia si configura quindi un professionista con funzioni di supporto al decisore in merito all'effettiva attuazione delle azioni e degli interventi proposti, ma solo in merito alla validità tecnica ed economica delle opportunità di intervento individuate. 15. Per essere efficace l'opportunità di intervento deve avere una genesi interna all'Organismo interessato e pertanto deve essere individuata da un professionista che abbia da un lato interiorizzato i processi di produzione dei beni o servizi e dall'altro detenga una approfondita conoscenza delle tecnologie idonee a conseguire un uso razionale dell'energia. 16. Quanto sopra non implica necessariamente che il responsabile faccia parte della struttura dell'Organismo che lo nomina anche se ciò è preferibile qualora esista un'idonea competenza professionale interna; nel caso di nomina di un professionista esterno è peraltro indispensabile che questo venga reso conscio dei processi tecnici ed organizzativi della produzione dei beni o servizi. 17. Dal punto di vista del profilo culturale professionale il tecnico responsabile per la conservazione e l'uso razionale dell'energia si configura idealmente come un soggetto con un bagaglio di conoscenze acquisibili mediante laurea in ingegneria, pluriennale attività tecnica professionale successiva alla laurea nel settore In cui l'Organizzazione opera, esperienza nel campo degli studi di fattibilità e della progettazione di massima di sistemi per la produzione e l'utilizzo dell'energia, buona conoscenza delle tecnologie più avanzate nel settore” ….
Si evidenzia pertanto che tale figura professionale assume una posizione di "consulente" interno alla struttura, non essendo previste dirette responsabilità gestionali e nel campo della effettiva realizzazione degli interventi studiati. Inoltre da tali presupposti consegue che il fattore critico nel processo di razionalizzazione nell'uso dell'energia risiede non tanto e non solo nel valore professionale del tecnico né nella sua capacità di nell'individuazione dell'intervento bensì nella sua capacità/possibilità di dialogare con la struttura e con l'alta direzione aziendale sviluppando una reale "politica" di conservazione dell'energia. In mancanza di questa, l'azione dell'E.M. verrà inevitabilmente a ricadere su di una posizione prettamente operativa ovvero di "contabile energetico": in ambedue i casi comunque senza alcuna valida ricaduta sul sistema energetico aziendale e territoriale.
In altri termini, la Pubblica Amministrazione risulta indirizzata dalla legge ad operare sia nel campo del risparmio energetico delle strutture di propria competenza che nel campo delle programmazione energetica locale. Il Responsabile per la conservazione e l'uso razionale dell'energia nell'Ente locale si presenta quindi come momento di sintesi e coordinamento di tali linee di intervento, senza con questo mettere in secondo piano tutte le azioni di controllo demandato alle Amministrazioni dalla legislazione vigente con la conseguente spinta positiva che può derivare in termini di efficienza energetica, sicurezza e di tutela dall'inquinamento. Nel corso di questi anni l'azione dell'Energy Manager ha tentato di inserirsi nella catena di competenze intersettoriali che portano dalla progettazione alla attuazione di un organico programma di gestione, pianificazione e conservazione delle risorse energetiche cercando:
- di operare sia orizzontalmente ai differenti settori Comunali che verticalmente tramite la direzione di specifici progetti finalizzati;- di stimolare una direzione strategica che deve provenire dagli Amministratori eletti concretizzandola in un momento di assunzione di responsabilità e professionalità ben definito;- di promuovere una analoga responsabilizzazione nelle funzioni sottoposte e/o collegate;- di collaborare nel campo della programmazione energetica territoriale come momento di consulenza interna nella fase di pianificazione e come coordinatore delle indicazioni strategiche in campo energetico che giungono dagli amministratori eletti con le molteplici facce della macchina comunale e delle Aziende Speciali collegate.
In conclusione, la peculiarità dell'Energy Manager si caratterizza con competenze espresse su due livelli:
a. privatistico: come un qualsiasi E.M. aziendale, facendo riferimento specificatamente alla declaratoria di mansioni di cui all'art.19 della L.10/91; b. istituzionale: come maggior esperto in problemi energetici dell'Ente Locale, sia contribuendo ad elaborare la politica energetica territoriale dell'Ente che, in senso lato, cercando di rappresentare un momento di confronto interno all'Ente dell'istruttoria tecnico/amministrativa di tali provvedimenti, con compiti di verifica degli stessi rispetto ai vincoli tecnico, economici e normativi in campo energetico.
lunedì 4 maggio 2009
PIANO CASA 2: LEGGI REGIONALI ENTRO GIUGNO
L`Intesa, sottoscritta da Stato, Regioni ed enti locali il 31 marzo e ratificata dal Consiglio dei Ministri e dalla Conferenza Unificata il successivo 1° aprile, prevede che le Regioni debbano adottare entro 90 giorni (e cioe` entro la fine del mese di giugno, in quanto la decorrenza opera dalla data di sottoscrizione e non dalla data di pubblicazione) proprie leggi regionali al fine di regolamentare nel dettaglio, sulla base degli obiettivi individuati nell`Intesa medesima, le modalita` di attuazione degli interventi di ampliamento e di demolizione/ricostruzione degli edifici esistenti e la previsione di forme procedurali semplificate.
In caso di mancata approvazione delle leggi regionali nel termine stabilito il Governo e il Presidente della Giunta regionale interessata determineranno le modalita` idonee per dare comunque attuazione all`accordo anche sulla base di quanto previsto dall`art. 8, comma 1, della Legge 131/2003 in base al quale il Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro competente per materia, potra` assegnare alla Regione un congruo termine per adottare i provvedimenti dovuti o necessari; decorso inutilmente tale termine, il Consiglio dei ministri provvedera` all`adozione dei provvedimenti necessari, anche normativi, ovvero nominera` un apposito commissario.
Fonte: Guidaedilizia.it